Pedaggio allo Stelvio: ulteriori ripensamenti ?
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17 Gen 2013
La giunta provinciale di Bolzano ha sospeso il bando per l'acquisto delle macchinette che dovevano controllare i pass: potrebbe slittare ancora una volta il pedaggio. L'assessore provinciale di Bolzano, Florian Mussnen, nei giorni scorsi ha pubblicamente ammesso che vi sono delle difficoltà per poter allestire il servizio di pedaggio già dalla prossima fine di maggio-inizio giugno:
ricordiamo però che i cartelli con la scritta relativa al pedaggio (Eco-pass) furono già installati lo scorso anno.
Allo stato attuale il passo è chiuso per la stagione invernale e quindi sarebbe il tempo ideale proprio per l'organizzazione del balzello in modo da essere pronti per l'apertura nella stagione estiva.
L'annuncio dell'applicazione di un pedaggio al passo dello Stelvio lo si ebbe dapprima nel 2005 e poi ribadito nel 2009 dal longevo Luis Durnwalder che amministra la Regione Autonoma da tempo immemore (che il nome "Luigi" sia fonte di una visione dinastica della carica?), e la motivazione già addotta nel rinvio del 2012 venne legata alla fornitura delle macchinette esattrici
Rimane il dato di fatto che già lo scorso anno la Giunta Provinciale era partita lancia in resta con l'intenzione di adottare tale provvedimento e poi dovette venire a più miti consigli e rinviare la decisione per l'anno in corso.
Indubbiamente l'azione di forte protesta attuata dai motociclisti grazie a quanto messo in opera, dal Coordinamento Italiano Motociclisti prima con la raccolta di firme fino al culmine della manifestazione di protesta del 23 settembre, rafforzata dalla contrarietà delle regioni confinanti (Lombardia, Svizzera, Austria), avrà contribuito certamente ad una attenta riflessione sul provvedimento.
Va dato atto che anche i media hanno contribuito a portare all'opinione pubblica la diffusa protesta, legata anche ad un discorso relativo al turismo di non poco conto in periodi di forte crisi come questo, dove il passaggio di tanti motociclisti d'oltralpe giustificano un notevole numero di pasti e pernottamenti nelle regioni interessate.
Rimane comunque, in generale, la perplessità su richieste di balzelli continui a fronte di una situazione di mancati investimenti rispetto alle zone di confine ; alcuni motociclisti non hanno compreso la nostra azione di protesta contro il pedaggio, motivando il loro mancato appoggio con il fatto che anche all'estero molti passi sono a pagamento.
Peccato che il denaro necessario al mantenimento delle strade alpine venga sovente speso in altre maniere rendendo evidentemente poi necessario spremere ulteriormente il "povero passante" con balzelli medievali, ma se i soldi pubblici andassero veramente a destinazione forse questi strumenti non sarebbero necessari.
Ringraziamo ancora i tanti motociclisti che ci hanno aiutato in questa azione di tutela dei diritti dei motociclisti, chiedendo loro di aiutarci concretamente per il 2013, che, ahimè, si annuncia negativamente sotto questo profilo (revisione annuale, rincari autostradali, ecc..).
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