Motociclisti meteropatici?
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20 Apr 2016
- Scritto da Marco Polli
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Le condizioni climatiche hanno sempre influenzato le decisioni dei motociclisti quando si trattava di mettersi in viaggio per fare un giro in moto. Viaggiare in moto con il maltempo non piace a nessuno. Però in questi anni il modo con cui vengono valutate le condizioni metereologiche è notevolmente cambiato.
Fino a qualche anno fa quando si voleva fare un giro in moto si apriva la finestra e si valutava la situazione. Se pioveva a dirotto era molto provabile che si rinunciasse. Spesso per partire non era indispensabile il bel tempo: bastava l'assenza di precipitazioni, e se nella direzione in cui si voleva andare non c'erano nuvoloni neri, si partiva.
Se poi il clima peggiorava lungo la strada, non ci si disperava. Oramai si era partiti, tanto valeva proseguire. Ricordo quando partecipai al VI Memorial Spadino, nel 2006. Partiti dal basso pavese, senza pioggia ma con il cielo grigio. Si arriva a Morgex con la pioggia, e si prosegue fino al tunnel... con la neve! Il giorno successivo ci svegliammo con un sole stupendo, e tornammo a casa dopo un lungo giro in Valle d'Aosta.
Malgrado il clima, eravamo in tanti, almeno un migliaio di partecipanti. Dopo dieci anni le cose sono profondamente cambiate.
Se si deve fare un giro lungo, non si parte più in base a quello che si vede dalla finestra. Si cercano informazioni meteo per le zone più lontane, cosa che grazie ad Internet è diventato sempre più facile. In questi anni si sono sviluppati molti servizi di previsioni meteo, inizialmente con dei siti internet dedicati, poi tramite delle app per smartphone.
Ritengo che sia qualcosa che avviene in moltissime nazioni, non so però se l'impatto di queste previsioni sia analogo in tutte le nazioni, di sicuro in Italia l'impatto è elevato.
Come riportato in questo articolo "...appare del tutto evidente che le previsioni meteo, non sono più soltanto una curiosità ma diventano l'elemento psicologico per decidere se fare o no un viaggio."
Purtroppo non si considera mai abbastanza che le previsioni entro le 24 ore sono affidabili meno dell'80% e oltre le 72 ore (3 giorni!) hanno un indice di affidabilità bassissimo.
Come riportato nell'articolo: "In realtà vi sono siti meteo commerciali che indicano previsioni di singole località turistiche a 10 giorni, con la scansione oraria di quel che succederà. Non sono previsioni, ma è un "oroscopo" che non crea solo tormenti emotivi, ma veri danni economici."
Le motivazioni per cui sono sempre meno attendibili sono diverse, e sono note, ma non è di questo che voglio parlare. Quello di cui voglio parlare è che proprio poiché si sa che non sono affidabili, sarebbe ora di smettere di dare credibilità a delle previsioni inattendibili.
Nelle ultime due edizioni del Memorial Spadino le previsioni meteo erano pessime. Si prevedevano pioggie, neve, tempo infame. In tanti hanno rinunciato a partecipare per via delle previsioni. Alla fine a Courmayeur non c'era un tempo splendido, ma era decisamente migliore di quello che era previsto.
Le previsioni di questa edizione non si differenziano di molto da quelle passate, ma basta guardare quelle di oggi e quelle di due giorni fa per notare che sono già cambiate. E cambieranno ancora... per poi non essere rispettate. Come sempre.
Ed è per questo che invito tutti a dare meno retta alle previsioni di queste app, non solo per il Memorial Spadino, ma di tornare a valutare il clima come si faceva dieci anni fa: se non piove, è un buon giorno per prendere la moto.
Coordinamento Italiano Motociclisti
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Commenti
Farà sempre brutto,le strade saranno sempre viscide sempre si cadrà e sempre ci si massacrerà. Ma un vaffa forte e chiaro no?
E ovviamente tra un pò vado a saluzzo in moto...
Il messaggio dovrà poi essere approvato.