Saremmo noi a non essere simpatici? III° ep.
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17 Dic 2014
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Dopo i primi due articoli, dove ho riportato le risposte tipiche che riceviamo dai "motociclisti", ora voglio riportare le critiche o i consigli che riceviamo. La caratteristica che li accomuna è il fatto di averli dati senza essersi prima informati prima come stiamo lavorando o quali attività stiamo svolgendo, ma si preferisce parlare di qualcosa che non si conosce.
Terza serie: consigli dati senza prima chiedere.
"Perché non partecipate ai raduni, così vi fareste conoscere": Proposta senza alcuna base. Abbiamo partecipato a raduni, ma il livello di attenzione alle nostre proposte è pressoché inesistente. Chi va ad un raduno lo fa per farsi un giro, per ritrovarsi con gli amici, per la musica, per bere e mangiare. Ma non per sentirsi parlare dei problemi che incontrano i motociclisti sulle strade. Non parliamo poi del fatto che i primi che non si interessano a quello che facciamo e nemmeno si iscrivono, sono proprio quelli del motoclub che ha organizzato il raduno, ma quando ci hanno invitato hanno detto che "la nostra attività è importante".
"Perché non organizzate voi un raduno?" : Per organizzare un raduno servono persone, tempo e denaro. Chi partecipa alla organizzazione di un raduno lo sa. Se per un motoclub può essere l'evento chiave dell'anno, oppure una richiesta fatta dalla Federazione a cui non si può dire di no, per noi un raduno sarebbe senza utilità. Ci porterebbe via delle risorse che invece servono per promuovere le nostre attività specifiche, per non parlare dello scarso interesse che ultimamente stanno riscuotendo i raduni, e del fatto che una associazione "noiosa" come il CIM difficilmente potrebbe attirare molte persone. Inutile commentare che chi ce lo propone non ha possibilità di darci una mano in tal senso.
"Perché non fate una manifestazione?" : Una manifestazione, una concentrazione, o qualcosa di simile. Magari per protestare per i controlli fatti sugli appennini, o per i divieti alla circolazione per i motoveicoli nelle varie città. Qualcuno ci ha detto "che vi costerebbe farlo?". Il problema è proprio il costo, per organizzare una cosa del genere dobbiamo prenderci dei giorni di ferie (siamo tutti volontari), farci una trasferta (carburante e autostrade a carico nostro) e sperare che ci sia partecipazione. A persona costerebbe ben più di 50 €, ma se diciamo a chi ce lo ha proposto di iscriversi, dice che non può, al momento non ha soldi. Oltre a questo non avrà nemmeno modo di partecipare. Abbiamo avuto gente che chiedeva manifestazioni praticamente sotto casa sua (ma a 300 km da casa nostra), ma però lui aveva altro da fare.
"Perché non inviate le vostre comunicazioni alla stampa?" : Bella idea. Non ci avevamo mai pensato. Davvero. Ora abbiamo capito come mai non vediamo mai sui giornali le nostre iniziative. Magari diteci a quali indirizzi spedirle, non per altro, ma pare che le mail delle redazioni, a cui mandiamo sempre le nostre notizie, non funzionino molto bene...
"Mi sono iscritto ma poi non vi ho più sentito" : Si rientra nel concetto non siamo un motoclub ma siamo una associazione di tutela dei diritti dei motociclisti. Un motoclub realizza attività specifiche rivolte ai suoi associati, organizza giri e altri eventi simili, e le comunica al suo interno. Le nostre attività sono verso le istituzioni, e abbiamo notato che anche ad inviare una mail ogni tre mesi, questa viene molto spesso interpretata come molestia. Per quanto possa sembrare un impegno minimo, anche scrivere una mail richiede tempo, e non ha senso farlo per non avere riscontri positivi.
"Dopo l'iscrizione non mi avete nemmeno chiesto il rinnovo" : Qui si dimostra che comunque fai, la gente si lamenta. Abbiamo iniziato a mandare mail per il rinnovo, senza esito. Allora abbiamo mandato mail e lettere postali, anche qui senza riscontro. Alle mail e alle lettere abbiamo aggiunto una telefonata. Le risposte sono state sconfortanti. Oltre il 40% non ha ricevuto la lettera, oltre il 70% non aveva notato la mail. Alcuni erano infastiditi della telefonata (in cui si chiedeva se aveva delle richieste o delle proposte per il CIM), e in tanti dicevano che si erano iscritti per curiosità, ma non erano interessati a reiscriversi. Abbiamo smesso, se non altro si risparmiava il costo del francobollo e della telefonata e tanto ma tanto tempo.
"Se parlate in questo modo, per forza siete in pochi" : Per oltre vent'anni abbiamo cercato di divulgare le nostre attività e spiegare perché i motociclisti dovrebbero sentirsi coinvoli, ma non riuscivamo ad ottenere interesse e nemmeno reazioni. Abbiamo anche pensato che non riuscivamo a farci notare. Da quando abbiamo cambiato modo di parlare siamo riusciti ad ottenere delle reazioni. Quindi prima il problema non era che non ci facevamo notare, il problema era che non venivamo proprio considerati. Ma questo argomento merita una più esaustiva trattazione, che verrà fatta in altro articolo.
"20 euro? Ma siete matti? : Sembra che chiedere 20 euro per diventare sostenitori e 50 euro per diventare soci, sia una cifra insostenibile. Eppure due pizze e due birre, costano più di 20 euro. Costano di più tre biglietti per il cinema, un biglietto per lo stadio, oppure un pieno al serbatoio. La tessera alla FMI costa come iscriversi come socio, solo che poi diventi socio di un motoclub, e non di una associazione dove potrai votare per decidere cosa farà l'associazione. Per non parlare di quelli che dicono che essendo già iscritti alla FMI; hanno già pagato abbastanza.
Però poi ci si lamenta per i costi delle polizze, per i costi delle multe, per ogni tipo di problema, e si dice "perché nessuno non fa mai nulla".
Smettetela di chiederlo agli altri. Chiedetelo a voi stessi.
Non stiamo cercando motociclisti che ci trovino simpatici. La simpatia non serve per rivendicare i nostri diritti con le istituzioni, serve invece competenza. Abbiamo la stessa simpatia del Dott. House, e nel nostro settore abbiamo anche la stessa determinazione e la stessa competenza.
Stiamo cercando Motociclistici che siano stufi della situazione in cui vivono, Motociclisti che vogliano provare a fare qualcosa insieme a noi, smettendo di lamentarsi e stare a guardare aspettando che arrivi qualcun altro a farlo per conto loro.
Se invece di raccontare scuse, vorrete provare a fare qualcosa, qui lo potete fare.
Se preferirete trovare altre risposte, diverse da quelle che ho elencato, comunicatemele.
Lo stupidario delle scuse dei motociclisti italici verrà prontamente aggiornato.
Marco Polli
Presidente del Coordinamento Italiano MotociclistiQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.?subject=Commento%20ad%20un%20articolo%20del%20sito">
Partecipate al nostro progetto per la tutela dei motociclisti :
http://www.derev.com/it/supportacim
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