Dom24112024

Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Forse non è chiaro: il CIM è una "start-up"!

Start-UpIl Coordinamento Italiano Motociclisti nasce dalla volontà di non mandare "dispersa" una storia fatta di risultati positivi come il Memorial Spadino ed una Presidenza FEMA (unica italiana nel corso degli anni), ed una esperienza sulla "tutela dei motociclisti" che in Italia non ha confronti con altre associazioni a volte nate di lunedì e chiuse di domenica.

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et……CIM! Salute! Ma non è uno starnuto!

EtCIMNon sarà uno scritto piacevole….qualcuno dirà "sputi nel piatto in cui mangi…" oppure "ma tu dove sei nato?", poco importa: vado in moto dal 1984 e credo di aver fatto "onore" al mio motociclismo "etico" e scrivo quanto segue perché credo che i semi piantati oggi, o prima o dopo, germoglieranno, anche (o forse) "grazie" alle "provocazioni" come queste…

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La testa sotto la sabbia..

Struzzo1…dicono che gli struzzi tengano la testa sotto la sabbia e questo loro modo di atteggiarsi è passato nel gergo comune come l'atteggiamento di chi non vuol vedere, di chi preferisce far finta di niente, di passare oltre, insomma di non prendere coscienza di qualcosa. Provate ad andare in uno dei tanti ritrovi di motociclisti, che sia in una pista dove si corrono delle gare di velocità, o davanti all'ingresso di un bar dove la domenica si assiepano decine di moto multicolori. oppure in un motoraduno, a volantinare con le locandine del Coordinamento Italiano Motociclisti invitando chi le prende a riflettere sul problema del guard rail, ad esempio…

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I problemi non li creano gli autovelox, ma i limiti

autovelox 001Qualche tempo fa su Facebook era stata diffusa una foto simile a questa, dove due agenti stavano attivando un autovelox, nascosta da un guard rail. Su quella foto sono stati spesi commenti molto duri, ricordiamo che per questi commenti si potrebbe anche arrivare ad una denuncia.

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Un alternativa è possibile!

BicilindricaLeggendo l'editoriale dell'ultimo numero di "Bicilindrica - La rivista dei Guzzisti" prendiamo atto che iniziative lodevoli come quelle del Trofeo Moto Guzzi, nate dal cuore di veri appassionati, nel momento in cui passano sotto l'egida della F.M.I., subiscono una trasformazione che non sembrerebbe soddisfare la base degli appassionati stessi, (almeno in base a quanto esposto sulla rivista in oggetto).

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