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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Due secondi, una vita..

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La differenza tra rimanere in vita o perderla per un banale incidente, è sovente legata al fattore tempo e due secondi in più per poter frenare sono essenziali. Mantenere la corretta distanza di sicurezza è il fattore determinante per avere questi due secondi in più...

 

Per scoprire se la nostra distanza di sicurezza è corretta, un buon sistema è valutare il nostro passaggio sulla strada rispetto al veicolo che ci precede, prendendo come riferimento un punto fisso (un cartello stradale, un palo, ecc),  e quindi iniziare a contare: "1100 uno, 1102", se non hai raggiunto il riferimento, la spaziatura è corretta.

Le normative prevedono il mantenimento di una distanza di sicurezza dal mezzo  davanti a noi in modo da avere il tempo per fermarci in caso di emergenza. 

Per non aver saputo mantenere questa distanza di sicurezza, in Spagna, nel corso del 2012 sono stati circa 20.000 gli incidenti con feriti, ovvero il 23,7% del totale, dove ben 165 persone sono morte, 1.115 sono state ferite e 30.998 leggermente contuse. 

Le variabili che determinano qual è la distanza appropriata sono fondamentalmente la percentuale di traffico ed, in minor misura, la capacità frenante della vettura che ci precede nonché i riflessi del conducente, la cui reazione determina il tempo medio di frenata che è di un secondo.

Quindi, in questo singolo secondo sappiamo che può aver inizio una frenata brusca, la vettura è ancora in movimento senza che noi abbiamo fatto nulla per fermarci.

Chiamiamo questa distanza di reazione: 25 metri al secondo per una velocità di circa 90 chilometri all'ora, 33 mt per 120 all'ora, o 39 metri al secondo ai 140 km / h. 

E alla distanza di reazione si dovrà aggiungere un altro parametro, ovvero la frenata, che è differente per ogni mezzo, a seconda delle proprie caratteristiche (freni, pneumatici, ecc) e la condizione del fondo stradale finchè la frenata non provvee all'arresto del mezzo.

Se sommiamo entrambe le distanze, si ottiene la distanza totale di arresto: in condizioni di terreno asciutto, 61 mt ai 90 Km / h, 98mt. ai 120, ovvero, l'equivalente di un campo di calcio, o 126 mt, se la velocità era di 140 km / h.

Come essere certi che manteniamo la giusta distanza? Non è così intuitivo calcolare una distanza, soprattutto se siamo in movimento. 

Bisogna poter unificare le diverse variabili relative al conducente del veicolo che ci precede ed il metodo adoattao deve essere considerato affidabile nel mantenere una distanza di sicurezza equivalente a due secondi o tre secondi, sia con la pioggia o ancor di più con neve o ghiaccio.

Per fare questo, la chiave è sapere stimare correttamente la durata di due secondi e questo deve essere fatto non affidandosi alla sola intuizione od istinto di guidatore.. .

Attenersi quindi alla seguente procedura: trovare un punto fisso sulla strada, un segno, un lampione ... e quando il veicolo che vi precede avrà raggiunto quel punto iniziate a conteggiare l'equivalente di due secondi (da "mille e millecentouno, 1102") . 

Se quando avete finito di contare avrete già superato quel punto, vuol dire che siete troppo vicini al mezzo che vi precede e dovrete aumentare la distanza di sicurezza. 

Regolare quindi la vostra posizione fino ad ottenere lo spazio corretto.

Traduzione ed adattamento di un articolo
tratto dal sito dell'Asociasion Mutua Motera
a cura dell'Ufficio Comunicazione del
Coordinamento Italiano Motociclisti

® RIPRODUZIONE RISERVATA

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