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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Defend Life? E se un motociclista fosse sopraggiunto sulla sua regolare corsia? La sua "life" conta di meno?

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Il Corpo Forestale da il “buon esempio” ai motociclisti, grazie tante! CI mancava anche questa! Predicare bene e razzolare male: è questa una prassi che accomuna molti nel Bel Paese. Ma quando a “razzolare” sono gli integerrimi tutori dell’ordine, vessatori di tanti malcapitati centauri… 

Il “contrappasso dantesco”, è quella legge non scritta, che colpisce i rei mediante il contrario della loro colpa. In pratica, chi provoca un danno, quel danno gli si ritorce contro.

E’ quanto è successo agli agenti del Corpo Forestale dello stato, da tempo sotto il mirino delle Associazioni dei motociclisti, per le tante, troppe, (ed a volte assurde) modalità con le quali vengono vessati i malcapitati centauri: auto civetta, telecamere a bordo e andature a passo d’uomo (per poi essere superati e multare il malcapitato).

Sul passo della Callia, in provincia di Arezzo, un video inchioda il comportamento irresponsabile di un’auto della Forestale, mentre si esibisce in “graziose” traiettorie contromano. Il tutto pizzicato dalle telecamere di un motociclista. Quando si dice “chi la fa l’aspetti”…

Questo è un articolo pubblicato da Omnimoto.it al quale vorremmo aggiungere dei commenti.

Di sicuro la riga continua sulla mezzeria posta su queste strade, e in alcuni casi pare che fino all'anno scorso la riga in questione non fosse proprio presente, aumenta la possibilità di vedersi contestati una infrazione per guida pericolosa. Ad oggi continuiamo a ricevere segnalazioni su come si svolgono i controlli, dove si arriva a fermare dei motociclisti per oltre un'ora, sotto il sole, in attesa dell'arrivo degli agenti che dovranno contestare l'infrazione.

L'infrazione che viene di solito contestata è quella di guida pericolosa, per avere invaso la corsia opposta alla propria durante una curva.

Il video è stato commentato dal Comandante provinciale della forestale di Arezzo D'Amico: "Ho visionato su Youtube il filmato 'Come guida la Forestale alla Calla'. Le immagini sono eloquenti e non è mio costume negare l'evidenza. Messa da parte l'amarezza, posso fare solo qualche semplice considerazione. La prima è che il titolo appropriato del video avrebbe dovuto essere 'Come guida un Forestale alla Calla', senza accomunare l'Istituzione nel suo complesso nella comprensibile ridda di commenti irridenti, per la 'leggerezza' di un suo appartenente.

30 secondi scellerati di un Forestale non cambiano nulla nella considerazione di fiducia e di stima che la società rivolge al Corpo Forestale dello Stato. L'esperienza anzi sarà di stimolo a perseverare con sempre maggiore attenzione e scrupolo nel nostro impegno per l'affermazione della legalità"

Le generalizzazioni non piacciono a nessuno, e anche il Comandante D'Amico non accetta che per il comportamento di una persona singola venga coinvolto tutto il Corpo Forestale dello Stato.

Vorremmo quindi che si eviti di generalizzare anche quando si parla di motociclisti. E' vero che ci sono dei personaggi che usano la moto in modo scorretto, guidando sulle strade pubbliche come se si fosse in pista, ma non si può per questo pensare che tutti gli utilizzatori di motoveicoli siano rappresentati da questi pochi soggetti. Non vogliamo nemmeno che per cercare di sanzionare un certo tipo di guidatori (cosa che tutti i motociclisti responsabili auspicano, e sono la stragrande maggioranza) si faccia di tutta un'erba un fascio, fino ad arrivare a percepire che l'intento finale è quello di allontanare tutti i motociclisti dalle strade di montaga.

Ricordo che in Italia ci sono 8 milioni di utilizzatori di motoveicoli, e i guidatori scorretti sono distribuiti in modo analogo tra le varie categorie di utilizzatori della strada. La percentuale di chi guida in modo scorretto non cambia a seconda della categoria. Si trovano anche tra chi guida la bicicletta, basta effettuare dei controlli tra i ciclisti (come ultimamente si legge sui giornali) che si scopre che anche tra di loro si trovano molte persone che guidano in modo pericoloso per se stessi e per gli altri.

Ricordiamo che nella campagna "Defend Life" è compare una dedica ad un agente della Forestale, Alessio Morettoni, a sua volta motociclista, deceduto nel 2007 a causa di un incidente su una di queste strade che ora vengono sottoposte a questi controlli. Giustissimo fare dei controlli perché certi incidenti non avvengano più, ma ci chiediamo come avrebbe vissuto questo accanimento verso i motociclisti quell'agente, che era motociclista a sua volta.

E proprio perché motociclista sarebbe stato il primo a conoscere la differenza Motociclisti e utilizzatori di moto.

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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