Stalli per moto a pagamento
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14 Giu 2013
Comuni finanziariamente ridotti allo stremo pensano di recuperare finanze creando aree di parcheggio finalizzate a mezzi a due ruote ed un motore con sosta a pagamento. E' sempre più facile imbattersi in molti Comuni d'Italia (in particolare se turistici) dove sono stati creati parcheggi per motocicli e scooter con tanto di obbligo di pedaggio orario (strisce blu).
Sulla materia degli stalli la normativa non è così chiara e sovente i dubbi e le perplessità sono parecchi (ad esempio: posso parcheggiare la mia moto in uno stallo per auto, magari anche due moto, e pagare se prevista la sosta a costo orario?), ma nello specifico ci si domanda come è possibile apporre un biglietto che attesti il pagamento su un motoveicolo!
Per carità, tutti onesti in questo Paese, ma posto anche il fatto che io parcheggio, pago e metto il biglietto da "qualche parte" sul mio mezzo, chi mi garantisce che chi verrà dopo di me non faccia un simpatico furto di ticket già pagato?
Per ovviare a ciò esistono sistemi di pagamento che consentono di indicare lo stallo DOVE si è parcheggiato il mezzo ed il tempo per cui è stata pagata la sosta: chi dovrà verificare la correttezza dell'operazione si recherà presso il punto di pagamento e potrà verificare facilmente che l'utente che ha parcheggiato nello stallo "numero 3" ha ancora credito per "tot "minuti.
Chi ha viaggiato all'estero si sarà trovato questi parcheggi ANCHE per moto, dove la disponibilità degli stessi è ampia, magari anche con armadietti dedicati per mettere caschi ed abbigliamento, ovvero un "servizio" per motociclisti per facilitare loro la visita "turistica" della città.
Anche questa disponibilità è uno dei motivi per cui molti mototuristi mettono le proprie ruote oltre frontiera snobbando il paese natìo: questi "servizi" si pagano e lo si fa volentieri, perché vengono realizzati con questo "spirito", ovvero fornire un "servizio" per l'appunto, possibilmente il più aderente alla specifica richiesta.
Ovvio che se su questi stalli a pagamento "dedicati" alle moto parcheggia un'autovettura , DEVE essere compito specifico di chi ha realizzato i parcheggi , provvedere quanto prima possibile a rimuovere il mezzo abusivo per il ripristino della legalità (scena "normale", facilissima da constatare dalle Alpi in su…).
In buona sostanza: un conto è pensare di creare quattro strisce blu (di norma che non tengono conto dell'ingombro di una enduro stradale che deve occupare uno stallo e mezzo….) e TASSARE gli "odiati" proprietari delle due ruote ed un motore, un conto è VOLER fornire un servizio adeguato e farselo pagare!
Perché questo succede con una certa frequenza? Perché quando si va in Germania in autostrada e se si è in moto si "apre" il Mar Rosso dell'interfila tra le auto per facilitare il tuo percorso in moto? Semplice, perché vi sono automobilisti, assessori, amministratori pubblici, sindaci, etc.. che SONO ANCHE motociclisti e ben comprendono le NOSTRE esigenze!!!
Finché NOI motociclisti NON ci metteremo in gioco e NON ci metteremo in prima linea IN QUESTI ruoli le cose andranno SEMPRE così! Come si può iniziare allora? Semplice, facendo "gavetta" in associazioni come le nostre dove si inizia a prendere coscienza dei problemi, si iniziano a conoscere le regole del gioco e ci si "prepara" a motivare, e fare pressione sulle istituzioni: da lì a candidarsi a farne parte, il passo potrebbe essere breve…
In questi posti, forse, potremmo fare la differenza!
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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