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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Un manuale di sopravvivenza per la guida in moto, prima parte

SportellAuto

In autostrada, come sulle circonvallazioni delle grandi metropoli così come nelle tangenziali delle grandi città si adottano delle particolari regole e codici di condotta. L'anello parigino, ad esempio detiene alcuni record, anche a livello europeo, con i suoi 35 km, ed i 1,2 milioni di veicoli ogni giorno, subisce 10 incidenti al giorno che provocano però una sola morte al mese in media. 

Queste strade sono diventate le arene del nostro mondo moderno, o peggio una forma di strada-roulette, ancor più casuale rispetto alla roulette russa. 

E le due ruote non sono risparmiate, poiché queste sono coinvolte in oltre il 60% degli incidenti.

Ci sono quindi regole e comandamenti specifici da rispettare:

La prima regola di sopravvivenza è contenuta nel codice: immaginate sempre che il motociclo sia un'auto e prenda il posto di un auto: deve quindi rimanere nella sua corsia (se possibile la terza, né la più veloce né la più lenta) e allo stesso ritmo del flusso di traffico. 

Non dimenticate mai che zigzagare tra le corsie delle auto è vietato dal codice della strada, e questa regola si applica (per ora) anche ai motocicli. 

E le campagne contro le moto, l’ intolleranza verso i motociclisti continua, una dopo l'altra, e così fioccano le multe!

Ma quasi nessuno sembra essere tollerante! Quindi, se volete davvero andare più veloce, circolare tra le file e prendere rischi meno sconsiderati, ecco quindi i primi 5 dei 10 comandamenti (gli altri nella prossima puntata…) per evitare di diventare dei "kamikaze" sulla moto:

1. Focalizzare ed osservare per anticipare chi è davanti (ed ai lati), è da li che viene il pericolo. Si impara a guardare lontano nei corsi per la patente; bisogna guardare lontano per anticipare una propria frenata (per evitare una frenata di emergenza) e guardare vicino, per monitorare i veicoli più vicini per evitare tamponamenti. 

2. Usare i fari anabbaglianti e gli indicatori di direzione: ci sono centinaia di auto in pochi chilometri, quindi bisogna essere visti, e soprattutto non abbagliare (le luci alte abbagliano i veicoli che incrociamo ed impediscono all'autista di valutare la velocità e la distanza della motocicletta). Alcune moto sono dotate delle quattro frecce intermittenti, altre devono accontentarsi di quelle di svolta, 

3. Nei sorpassi, se possibile, spostarsi rapidamente sulla quarta corsia, o la più a sinistra, ed evitare zig-zag tra le corsie. La corsia di estrema destra è la più pericolosa: automobili e camion la usano e talvolta si immettono rapidamente, spesso senza guardare (non dimenticare che essi hanno la priorità). È il modo migliore per schiantarsi. La seconda corsia non è molto meglio con chi scarta improvvisamente vedendo che chi si immette arriva più velocemente del previsto.
Ci rimangono quindi le due corsie più a sinistra: più sovente la terza e la quarta (il numero di corsie varia tra 4 e 6 a seconda della tangenziale). Non vogliamo nemmeno menzionare la corsia di emergenza, che non dovrebbe mai essere impegnata: questa è la più pericolosa sia per incidenti ma anche per i vari detriti fonte di forature e quindi di ulteriori potenziali incidenti.
Attenzione! L'ultima (quarta) è la più veloce e se guidi tranquillamente a 100 km/h nel traffico, rischia che un’automobile o un camion vi tallonino a volte addirittura suonino e lampeggino destabilizzandovi. Per questo motivo, può essere consigliabile rimanere sulla terza corsia e leggermente decentrati (rispetto alla corsia stessa) per evitare di essere tamponati.

4. Per risalire le corsie usare solo le due ultime corsie più a sinistra. È tra queste due che gli automobilisti sono più abituati a percepire le moto. Dovrebbero quindi garantire un filo in più di attenzione. Le altre corsie sono sconsigliate a meno di rimanerci stabilmente ed in colonna.

5. Nei sorpassi regolare la velocità a seconda delle circostanze in modo ragionevole: mantenere un differenziale di 20-30 km/h al massimo (10 km/h direbbero alcuni, ma non meno di 5 km/h soprattutto quando si è nel punto cieco di un veicolo) tra la velocità del veicolo e la velocità del motociclo, se la velocità del veicolo non supera 80 km/h.

Attenzione, quando tutto è bloccato e le auto sono ferme: c'è sempre un imbecille che potrebbe aprire una porta o che senza guardare dà una sterzata per cambiare corsia: botta assicurata.

Allo stesso modo, può succedere che la quarta corsia (la più a sinistra) sia ferma ma la terza sia più fluida... la probabilità e l'esperienza dimostrano che c'è sempre un’auto che si immette senza guardare e senza segnalare, quindi, attenzione. Ad oltre 80 km/h, sorpassare tra le corsie rende il rischio troppo grande rispetto al vantaggio che si ottiene, meglio stare nella colonna ricavando uno spazio tra un'auto che ci precede e quella posteriore.

Seguiranno gli altri 5 comandamenti nella prossima parte.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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