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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Moto in sorpasso tra le corsie (interfile)?!

Tra le corsie

Il risalire come un salmone con la propria motocicletta tra la automobili più o meno ferme è pratica comune, tollerata, ma non legalizzata. In altri Paesi la situazione è stata rivista, ed in alcuni la pratica segue precise norme. Il principio di fondo in questa nazioni è "non dovunque""non in qualsiasi momento".

Cerchiamo di imparare da loro per avanzare anche noi una proposta in tal senso, visto che chi dovrebbe farlo per la forza dei suoi numeri, fino ad ora non l'ha fatto.

Allo stato attuale, in Francia, per questa pratica sono tre (3) i punti decurtati e non importa dove è stato effettuato! E non importa quando! E soprattutto non importa come!
Comunque, sorpassare le file nel traffico è oramai pratica comune in Europa da almeno due decenni, all punto che tale uso è stato legalizzato in Austria e nei Paesi Bassi, ufficialmente tollerata in Belgio, ed ampiamente diffusa ovunque.

In Francia, dove non è previsto nel codice della strada il sorpasso tra le corsie è quindi regolarmente represso, soggetto a campagne di severa condanna, multa il conducente fermato con tre infrazioni per lo stesso reato:

1_sorpassare tra le corsie, 

2_non conformità con le distanze di sicurezza 

3_cambio di corsia non motivato da un cambiamento di direzione.

Per la Federazione francese dei motociclisti in collera (FFMC), e per molti conducenti e associazioni, questa pratica deve essere condotta da regole di buon senso, deve essere insegnata per ridurre il rischio di incidenti e incoraggiare la condivisione della strada ed è in corso la richiesta di legalizzarla su questi solidi porincipi.

  • Non dovunque !

Il sorpasso tra le file deve essere praticato tra le due file più a sinistra nel caso di autostrade e tangenziali, escludendo le altre corsie per non causare confusione tra gli automobilisti.

  • Non sempre!

La circolazione tra le file deve mettersi in pratica solo se imbottigliati e quando le automobili si arrestano o procedono al passo. Quando il flusso diventa fluido, i veicoli a due ruote devono rientrare nel traffico, avendo cura di non per interferire con gli altri utenti.

  • Non importa come!

Il movimento tra le file si deve effettuare mantenendo una velocità differente e moderata rispetto al flusso del traffico (meno di 20 km/h). In nessun momento la moto deve attraversare le corsie. Il motociclista deve rispettare gli indicatori di direzione (lampeggianti) di altri veicoli che hanno segnalato la loro intenzione di cambiare corsia, permettendo la loro manovra senza cercare di intrufolarsi.

Questo per il rispetto di quei precetti semplici che possono migliorare la sicurezza delle due ruote e degli altri utenti della strada. Il buon senso vorrebbe che quello che è praticato ogni giorno da 20 anni venga insegnato, e quantomeno riconosciuto ed integrato nelle comuni regole del traffico. ...

Ora, se si decide che questa pratica del sorpasso per interfile deve essere insegnato, non bisogna comunque dimenticare i rischi e i problemi legali che possono aver luogo in caso di incidente.

Perché se il sorpasso per interfile entrerà nel codice della strada (e prima o dopo questo avverrà in tutta l'Unione Europea se applicate le norme di buon senso), dovrà essere chiaro in un incidente chi ha sbagliato... l'automobilista che ha sbandato o il motociclista che era tra le corsie?

E dato il numero crescente di moto in sorpasso tra le corsie specialmente nelle tangenziali aumenta il rischio di incidenti, bisognerà quindi darsi delle regole altrimenti questa pratica non potrà mai entrare nel codice della strada.

E’ davvero auspicabile che questa pratica sia insegnata per aumentare la consapevolezza del rischio e la tolleranza verso gli altri mezzi per attuare una circolazione in condizioni di rispetto: in buona sostanza per poter ottenere maggiore rispetto dagli altri utenti della strada dobbiamo fare tutti uno sforzo di FORMAZIONE in primis e poi attuare le regole al fine di poter condividere la strada.

Al di fuori di ciò c'è solo anarchia e caos e la legge del più forte, in una parola "inciviltà".  Se volete questo, NON appoggiate l'azione del Coordinamento Italiano Motociclisti, grazie.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo." target="_blank">Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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