Guidare in moto con la pioggia
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21 Mar 2013
Anche se non sembra, la motocicletta non è un mezzo di trasporto estivo: è vero che la maggior parte della quantità dei motoveicoli viaggia durante i mesi più caldi, ma la maggior parte della qualità viaggia prevalentemente durante la primavera e l’autunno. In ogni caso può comunque capitare, anche d’estate, di finire in mezzo a un acquazzone. Qualche consiglio può sembrare tornare utile.
Abbigliamento corretto
Guidare la moto sotto la pioggia, o sulla strada bagnata, è pericoloso per via del fatto che cambiano totalmente le condizioni della strada e le condizioni personali. Grazie all’abbigliamento giusto evitiamo di perdere la concentrazione necessaria in queste particolari condizioni, limitando il problema di inzupparsi, con le spiacevoli sensazioni che ciò comporta a livello sensoriale.
Le tute antipioggia sono indispensabili in questo caso: ripiegate occupano poco spazio e stanno comodamente anche sotto la sella di una sportiva : non indossatele se non serve, soprattutto d’estate, accentuano la sudorazione azzerando la traspirazione.
Non lasciatele a lungo ripiegate quando sono bagnate: le muffe che verrebbero a crearsi comprometterebbero l’integrità del vostro abbigliamento in pelle (il migliore) o addirittura della vostra, di pelle.
Se non avete dietro le tute antipioggia, è inutile e dannoso fermarsi ad aspettare che si calmi la pioggia se ci si è già bagnati: si rischierebbe inutilmente di ammalarsi, inoltre peggiorerebbe la situazione una volta ritornati in sella per via del fatto che l’umidità dei vestiti enfatizzerebbe l’effetto refrigerante dell’aria, facendo così avanzare il pericolo congestione.
Se la pioggia non è eccessivamente forte, meglio continuare il viaggio mantenendo la posizione in sella in modo da limitare l’inzuppamento, più ci si muove sulla moto, infatti, e più l’acqua trova nuovi spunti per insidiare la nostra biancheria intima.
La strada
Massima attenzione alle condizioni della strada, specialmente appena inizia a piovere, quando l’asfalto bagnato è molto più scivoloso di quanto non sembri. Diffidate da tutti i tombini e similari: da bagnati offrono ancor meno aderenza che da asciutti. Evitiamo di passarci sopra, soprattutto in curva. In caso sia impossibile o pericoloso correggere la traiettoria, evitiamo di accelerare o frenare mentre ci passiamo sopra o, se indispensabile, usiamo la massima dolcezza.
Cautela anche con le buche piene d’acqua, poiché non se ne capisce mai la profondità. Quando piove le buche si formano e si approfondiscono ed ogni lieve affossamento può nascondere una piscina abusiva. In caso dovesse capitare di non poter evitare l’impatto con la voragine, meglio passarci sopra in traiettoria retta (senza sterzare).
Detriti
Principalmente nelle zone di campagna accade che assieme all’acqua si riversino per strada zolle di fango, foglie, rami, cartacce ed oggetti vari. Teniamone conto al fine di evitare una pericolosa scivolata su uno di questi oggetti imprevisti.
Attenzione anche ai freni bagnati. Dopo una percorrenza priva di stop, i dischi dei freni bagnati potrebbero rallentare l’inizio della prossima frenata. Involontariamente o per gioco, capita di prendere in pieno una pozzanghera; in questo caso i freni saranno certamente bagnati e il loro prossimo uso ne sarà influenzato. Le pozze latenti, inoltre, potrebbero nascondere ulteriori strati di fango e sabbia viscidi sul loro fondo.
Il casco
In caso di pioggia è indispensabile tenere aperte tutte le prese d’aria sulla mentoniera del casco per facilitare il ricambio d’aria ed evitare l’appannamento della visiera. Quelle poste in alto sulla calotta è preferibile lasciarle chiuse. Se il casco è dotato di una paratia sottomento estraibile, è buona norma rimuoverla. Inoltre, a ogni sosta (es. al semaforo) è buona abitudine aprire leggermente la visiera per prevenirne l’appannamento.
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