2014: odissea nella capitale, ovvero non è facile vivere il traffico di Roma.
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17 Ott 2014
Per chi vive a Roma la circolazione urbana è un vero incubo: tutti i giorni si deve combattere con l'inciviltà e la maleducazione dei vari utenti della strada (pedoni e ciclisti compresi), le condizioni delle varie pavimentazioni stradali sono in condizioni disastrose, la segnaletica orizzontale - in caso di pioggia - fa sembrare la strada una pista di ghiaccio insaponata, la quasi totale assenza di posti moto (spesso abusivamente occupati da auto e microcar), crea percorsi e soluzioni molto alternative ed improvvisate.
I mezzi pubblici trascurano le periferie estreme neanche fossero abitate da portatori di virus letali, e di conseguenza muoversi da queste aree diventa una vera e propria fantasia ed improvvisazione quotidiana.
Le polveri sottili dovute al rotolamento degli pneumatici dei mezzi pesanti ed alle caldaie da riscaldamento ammorbano l'aria,insomma mille e più le motivazioni di un disagio palese, continuo, stressante, senza fine.
Bene, e allora quali potrebbero essere le soluzioni di TUTTI questi mali??
Ma ovviamente bloccare il traffico alle due ruote a motore fino a quelli rispondenti alla normativa Euro 1 nella fascia verde, e bloccare del tutto la circolazione delle due ruote a motore nella ZTL A1 (il cosiddetto tridente mediceo)!
Come a dire….."ma certo quei "puzzoni" di motorini scooter e motocicli vari sono i VERI responsabili di tutto ciò, vade retro SATANA!"
Forse noi del Coordinamento Italiano Motociclisti proveniamo da un altro pianeta, ma di norma, noi riteniamo che operazioni così drastiche, draconiane, dovrebbero avere un riscontro scientifico, una serie di studi su efficacia ed efficienza della scelta, e comunque una concertazione con chi usa quotidianamente le due ruote a motore.
Non esiste nessun riscontro che colleghi l'emissione delle polveri sottili alle norme europee sulle emissioni inquinanti, tanto che non sono nemmeno misurate in fase di omologazione dei motori, ed è provato da vari test sul campo che muoversi a due ruote facilita la mobilità, non ultima la ricerca fatta da FEMA in varie capitali europee, vero studio scientifico SUL CAMPO!
Bisogna smetterla con la demagogia illusoria, fanatica e DI PARTE, che SOLO la bicicletta risolve i problemi del traffico, non è VERO e lo dimostrano le città del Nord Europa come Parigi o come Barcellona dove AMPIO spazio è stato dato ai mezzi a due ruote ed un motore!
Bisogna pensare a come calibrare il mezzo di trasporto liberamente scelto in funzione delle distanze da percorrere: Roma non consente a chi vive in periferia e lavora in centro di spostarsi con la bicicletta, sarebbe fantascienza oppure dovremmo essere tutti eredi di Pantani!!
Per questo c'è la necessità di concertazione e compromessi: se si chiude il centro anche alle due ruote a motore, allora si creino zone di sosta protette ai limiti della ZTL, si promuova l'uso di queste aree di scambio con l'uso di navette gratuite, si creino dei corridoi di spostamento ai limiti della ZTL consentendo l'accesso alle corsie preferenziali alle due ruote a motore, si moltiplichino le corse della metro e dei mezzi pubblici in genere, si applichino tariffe taxi vantaggiose che consentano anche ai "lavoratori" e non solo ai manager di usufruire del servizio, e soprattutto si parli con chi concretamente vive il traffico tutti i giorni.
Attenzione, "cari responsabili del Comune di Roma", il "mercato" si adatta alle esigenze reali ed affronta la demagogia con soluzioni concrete e poi ne riparleremo: potrebbero nascere "portali" che offrano la transazione tra proprietari di grossi appartamenti in periferia con piccoli bilocali in centro, insomma "scambi" congrui, così da poter usare le moto solo per svago e non per necessità.
Certo, ci fossero dei Motociclisti con la "M" maiuscola, si organizzerebbe per benino la PROTESTA, si coordinerebbe un movimento di PROPOSTA (come quelle indicate da noi sopra), e si porterebbe la voce di migliaia di utenti, di elettori ovviamente; sarebbe una corretta azione con un valore sociale immenso….come avviene in Francia, ma qui siamo nel Paese di Pulcinella: insomma è proprio tutta colpa di chi occupa una poltrona, o forse forse chi se ne sta seduto sulla sua sella senza fare nulla, qualche responsabilità di questa situazione ce l'ha? O no?
Coordinamento Italiano Motociclisti
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