Ven22112024

Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

Back Sei qui: Home Notizie Notizie motociclistiche Mobilità Ci siamo: se non ci “autoregolamentiamo” ci penserà qualcun’altro

Ci siamo: se non ci “autoregolamentiamo” ci penserà qualcun’altro

MotoRumorose

...ma non sarà un motociclista!

Lo diciamo da tempo immemore: per poter avanzare i nostri diritti e tutelare a testa alta la categoria, la stessa deve “isolare” le pecore nere, deve “autoregolamentarsi” in modo da essere più apprezzate e rispettata.

Se questo non avviene il rischio di fare di tutta un’erba un fascio è elevata e la “moralizzazione” può essere strumentale e deleteria.

La notizia che riportiamo è relativa alla Val d’Elsa una zona splendida sia dal punto di vista paesaggistico naturalistico che per un sano mototurismo di qualità: è qui che il consigliere della lista civica LiberaMente Gianluca ROSSI chiede a gran voce “più controlli e sanzioni per moto e motorini fuori regola in quanto c’è eccessiva rumorosità e mancanza di sicurezza!”.

«Premetto che a me non piace assumere la parte del moralizzatore - prosegue Rossi - in quanto tutti siamo stati giovani e sappiamo cosa significhi questo particolare momento della nostra vita. Ma credo sia necessaria una riflessione sull'argomento, perché è nostro compito assecondare le esigenze dei cittadini, anche di questo genere».

«Ho riscontrato casi eclatanti di manomissioni dei silenziatori e di rumorosità eccessiva - continua l'esponente di LiberaMente - che in determinate ore del giorno e soprattutto della notte, infastidiscono molti poggibonsesi. A tal proposito, sono stato più volte sollecitato per mettere in evidenza il problema».

«Per questo motivo - afferma Rossi -chiedo più vigilanza da parte degli organi preposti, Polizia Municipale in primis, perché pur non essendo un "provetto meccanico", passeggiando per la città ho notato dei veri e propri bolidi a 2 e 3 ruote. Questi, oltre all'eccessivo rumore, raggiungono velocità assolutamente non congrue con le vigenti norme del codice della strada, mettendo a rischio l'incolumità di chi li guida e di chi gli sta attorno, anche questo è un aspetto che intendo tutelare con questo mio intervento».

Rossi conclude con una richiesta precisa: «Più controlli e sanzioni. Sono soluzioni attuabili in poco tempo e un buon viatico per tutelare la quiete casalinga dei poggibonsesi».

Non possiamo che essere d’accordo con lui se l’azione repressiva si rivolge ai palesi casi illeciti e di disturbo della quiete pubblica: è importante però che non vadano di mezzo i motociclisti civilizzati in azioni volte a colpire la categoria in quanto tale!

Chiediamo anche che la stessa possa svolgere un’azione di formazione e di educazione sul territorio che possa spiegare che andare in moto o in scooter è un’esperienza bellissima e che come tale deve poter proseguire indipendentemente dall’età: perché così avvenga il rispetto delle regole di convivenza sono fondamentali.

Ma è la CULTURA della mobilità che ci potrà tutelare non le denunce, non le sanzioni, né la repressione in generale!

Quanto sarebbe bello se questa provenisse da noi che abbiamo questa passione!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

Condividi la notizia

Submit to FacebookSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn

Statistiche del sito

Statistiche dal 13/05/2012

 

histats