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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Così non si aiuta la categoria!

ScooterComeAuto

L'immagine del motociclista, in generale, nell'immaginario collettivo è sovente negativa. Molte sono le cause di ciò ed alcune indubbiamente immotivate, ma se il nostro comportamento, quotidianamente, aiutasse a togliere dei pregiudizi, sarebbe meglio per tutta la categoria!

Che nei nostri centri urbani esista un grosso problema di infrastrutture è sotto gli occhi di tutti: quando ci si reca all'estero è facile rendersi conto che problematiche di parcheggio sono state risolte sovente in modo brillante.

Si dice che gli Italiani non sono i Francesi o i Tedeschi, ma è anche vero che se le regole sono tali da essere più facili da seguire che il "non farlo", la convenienza renderebbe le stesse regole una consuetudine. Un esempio per tutti: ben prima che la grande rete distributiva francese arrivasse in Italia, era facile constatare come davanti ai supermercati francesi i carrelli della spesa fossero ben ordinati, allineati, mentre da noi era il caos….

La cosa era molto semplice: erano carrelli con la monetina come "cauzione"; quando gli stessi arrivarono anche da noi il comportamento degli italiani DIVENNE come quello dei francesi!

In buona sostanza: tutto è possibile a patto che le premesse lo rendano tale.

Avere parcheggi per moto e scooter tali da poter essere ben utilizzati dagli stessi e nel contempo far sì che autovetture ed altri mezzi abbiano i corretti spazi è cosa "ordinaria", normale, se le amministrazioni comunali studiassero a fondo le problematiche in modo "definitivo" e non cambiassero le infrastrutture ad ogni cambio di consiglio comunale "a capocchia" in base al "momento" con sperpero infinito di soldi pubblici!

Stalli per moto e scooter a pagamento che diano un SERVIZIO a scooterista e motociclista sono la soluzione adottata da tempo immemore in Germania ad esempio, dissuasori adeguati sugli stalli per moto e scooter che IMPEDISCANO all'autocafone di turno di parcheggiare il proprio mezzo su questi spazi dedicati, sono la "normalità" in Francia!

Ciò non toglie che comportamenti come quelli dello studente proprietario dello scooter che si vede nella foto sono irritanti per chi, in auto, cerca parcheggio da un quarto d'ora e NON aiutano ad elevare il livello della considerazione della nostra categoria!

Nella stessa mattinata chi ha eseguito la foto allegata, ha potuto osservare un "harleysta" che metteva l'amato mezzo su uno spazio per handicappati di fronte ad un Poliambulatorio, ovvero là dove quello spazio è di fondamentale utilizzo.

Auguriamo un mondo di "bene" al "collega" di passione (si fa per dire), ma lo invitiamo a riflettere: potrebbe avvenire che un giorno lo stesso su una carrozzina (sempre due ruote sono) non riesca a raggiungere l'ambulatorio per un motocafone che ne avrà emulato il comportamento!

Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te: vale per tutto, ma sulla strada, dove è la condivisione degli spazi l'elemento fondamentale, vale ancor di più.

Per risolvere queste situazioni c'è una sola soluzione ed è quella della formazione, del dialogo, dell'azione continua sulle categorie interessate, e quindi invitiamo le istituzioni a PARLARE con noi sulle soluzioni migliori da adottare per tutelare le utenze deboli delle strade e scoraggiare comportamenti dannosi per tutti!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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