Settembre, andiamo, è tempo di scooter!
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11 Nov 2014
Questo si potrebbe pensare leggendo le statistiche di vendita del mercato delle due ruote ed un motore di quest’anno e proprio la vendita degli scooter riporta il mercato al segno positivo!
Dopo la battuta d’arresto di luglio e agosto, settembre torna in territorio positivo con un +2%: moto in calo (-2,1%) bene gli scooter (+3,6%), purtroppo negativo il dato dei “cinquantini”.
Nel mese di settembre sono stati immatricolati 12.628 veicoli, pari al +2%, grazie agli scooter che con 9.040 pezzi e un +3,6% recuperano rispetto all’anno scorso, mentre le moto non vanno oltre le 3.588 unità e perdono ancora un -2,1%.
Da gennaio a settembre + 1,5% rispetto al 2013!
Il dato progressivo da gennaio a settembre totalizza 134.846 immatricolazioni pari al +1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; 86.777 le immatricolazioni di scooter, pari al +0,4%, e 48.069 le moto con un trend del +3,7%. I “cinquantini” con 22.165 pezzi segnano un -16,2%.
L’analisi per cilindrata evidenzia per gli scooter 125cc un incremento del +5,4% con 28.367 unità, mentre i 150-200cc con 19.463 pezzi arretrano di un -7,8%. In ripresa significativa anche se con pochi volumi i 250cc con 3.582 unità e un +13,7%.
Il segmento da 300-500cc si conferma centrale con 28.550 vendite pari al +2,5%; flessione per i maxiscooter oltre 500cc, con 6.815 immatricolazioni e un -8,1%. Il segmento dei “cinquantini” prosegue nella sua discesa con 2.601 registrazioni e un -13%.
Tra le moto male i 125, malissimo le 600 (-65,6%) il che conferma che chi utilizza moto leggere e molto prestanti tende ad abbandonare quella che non è una così grande passione?! O no?!
Il comparto delle moto è più articolato, a cominciare dalle grosse cilindrate superiori ai 1000cc che raggiungono i 16.437 pezzi pari ad un soddisfacente +15,5%.
Segue il segmento delle moto tra 800 e 1000cc con 11.893 unità e un +4,1% rispetto al 2013.
Anche le medie cilindrate tra 650 e 750cc appaiono in ripresa con 9.839 moto e un +6%, al contrario delle le 600cc che con solo 647 vendite segnano un -65,6%.
In area positiva le 300-500cc con 4.727 pezzi e un +9,4%; arretrano infine le 150-250cc con 1.635 e un -9,4% e ancora di più le 125cc che con 2.891 moto registrano un -15,5%.
L’andamento dei segmenti vede sugli scudi le naked che si riprendono la leadership e con 16.339 unità evidenziano un robusto +18,8%, seguono da vicino le enduro stradali con 16.029 pezzi e un +6%.
Più distanti le custom sostanzialmente stabili con 5.242 vendite e un +0,2%; le moto da turismo con 4.231 immatricolazioni scendono di un -5,5%, più negative le sportive con 2.928 moto e un -25,3%; infine le supermotard con 2.334 moto e un -18%.
La somma totale del mercato delle 2 ruote (scooter e moto immatricolate + 50cc) da gennaio a settembre raggiunge quota 157.011 veicoli, pari al -1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In tutto ciò rimangono due dati sostanziali: le isituzioni assenti, che non hanno nessuna intenzione di aiutare il settore ma sono solo pronti a mettere nuovi limiti alla circolazione dei motoveicoli, e gli utilizzatori di motoveicoli che sono incapaci (o disinteressati) ad unirsi alla unica associazione che da anni sta cercando di tutelarli efficacemente, per darle la forza di agire efficacemente (come da trent'anni avviene in altri Paesi europei).
E considerando che ci sono stati oltre 150.000 motoveicoli venduti, la storiella che "non ho i soldi per la tessera", è solo un pretesto. Non vogliamo fare i conti in tasca a nessuno, ma se si riesce ad avere la possibilità di pagare (anche tramite finanziamento) un motoveicolo da qualche migliaio di euro, se lo si volesse si troverebbe quello che serve per iscriversi al CIM.
Pensate cosa avverebbbe se lo facesse solo il 10% degli acquirenti di un nuovo motoveicolo.
Coordinamento Italiano Motociclisti
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