Ad agosto è continuata la sofferenza: - 16,5% del mercato vendita delle moto
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13 Ott 2014
Mancano pochi mesi ad EICMA evento che quest’anno si presenta con il consolidamento di una stagione dove il mercato ha presentato un conto non così positivo come ci si aspettava: assisteremo ancor di più ad un aumento della forbice tra realtà e la "fantascienza" di questa fiera di settore?
Nel frattempo analizziamo i dati: le immatricolazioni ad agosto sono scese a 7.210 unità, pari al -16,5% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Le moto hanno un andamento meno negativo con 2.076 veicoli e un -13,5%, mentre gli scooter si fermano a 5.134 pezzi con una contrazione del -17,6%.
“Siamo convinti che con misure a favore del credito e aumentando la competitività del Paese e gli investimenti si potrà sperare nella ripresa.” – afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – “ Nel frattempo le aziende del settore annunciano rilevanti novità che saranno presentate in anteprima ad EICMA. L’edizione del centenario non mancherà di suscitare l’entusiasmo degli appassionati e di riproporre all’attenzione di tutti il dinamismo di un’industria che vive di innovazione.”
Da gennaio ad agosto l’immatricolato registra 122.152 veicoli ed un +1,4%, di cui 77.700 scooter sulle stesse quantità dell’anno scorso, e 44.453 moto pari al +4,1%.
I “cinquantini” si fermano a 19.564 unità, dunque -16,6%.
Lo scenario per cilindrata conferma l’importanza dei due segmenti principali degli scooter: i 300-500cc con 25.870 unità pari al +2,8% e i 125cc con 25.009 pezzi e un + 4,1%.
Arretrano i 150-200cc con 17.211 vendite ed un -8%, mentre sono in deciso recupero i 250cc che realizzano 3.340 veicoli e un +13,6%. Perdono volumi i maxiscooter oltre 500cc, che con 6.269 pezzi segnano un -9%.
Situazione più articolata nelle moto, dove quelle superiori ai 1000cc continuano ad avere successo con 15.215 unità, pari al +15,1%, seguite dalle 800-1000 cc con 11.125 pezzi e un +5,5%.
Anche 650-750cc, con 9.124 moto aumentano del +4,7%, mentre le 600cc, con solo 611 vendite, toccano un record negativo del -64,9%.
Molto dinamiche le 300-500cc con 4.332 pezzi, che in termini percentuali vale un +13,9%; le 150-250cc, con 1.495 moto, diminuiscono del -7,2%. Infine le 125cc, con 2.551 immatricolazioni, perdono in modo significativo un -16,9%.
A livello di segmenti si evidenzia l’affermarsi delle naked con 15.174 pezzi e un’impennata del +19,5%, seguono in ordine di importanza le enduro, con 14.796 unità e un +6,3%; a distanza troviamo le custom, con 4.818 moto, stabili rispetto all’anno scorso, mentre le moto da turismo con 3.898 vendite scendono del -6,4%.
Più deciso l’andamento negativo delle sportive, con 2.677 unità, e un -26%; infine le supermotard, con 2.180 moto, scontano un -15,6%.
Complessivamente nei primi 8 mesi dell’anno sono stati venduti 141.716 veicoli a due ruote (immatricolazioni + 50cc) con una leggera flessione del -1,5%.
Emerge un quadro diverso ad esempio dal mercato spagnolo dove la crisi ha fatto sì che molti iberici abbandonassero le quattro ruote costose a favore di più economiche due ruote: una volta questo amore sfrenato degli italiani per le automobili veniva giustificato con la presenza invadente di una nota industria automobilistica, ma oggi?
La realtà è che gli italiani prediligono le autovetture e vedono la moto come mezzo per il tempo libero o comunque non così usufruibile: forse perché quando ci "provano" a diventare motociclisti trovano parcheggi inesistenti, arroganza degli autombilisti, mancanza di tutta una cultura delle due ruote ed un motore che li "relega" sotto la terminologia di persone pericolose?
Se si vogliono aumentare le vendite bisognerebbe puntare molto di più sulla formazione e la cultura e molto di meno sulle belle forme femminili all'EICMA!
Ma si sa..... "panem et circenses"..."
Coordinamento Italiano Motociclisti
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