Se il guard rail è fuori posto, paga comunque l'ANAS, anche se il motociclista correva troppo !
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12 Lug 2012
Importante sentenza della corte di cassazione. Se il guard-rail, non posizionato in modo corretto causa danni al motociclista, il gestore è obbligato a risarcire i danni anche qualora la condotta su strada non sia conforme al codice.
La terza sezione civile della Cassazione in materia di responsabilità dei custodi delle strade, pubblica in data 28 giugno 2011 una sentenza (sentenza n. numero 14254 ) che farà discutere molto, che solleva ancora una volta il problema di gestione della rete stradale e mette al giusto grado di responsabilità i gestori.
I fatti.
Un giovane centauro, in un incidente in moto, in seguito allo scontro contro i paletti di un guard-rail mal posizionato, ha riportato gravissime ferite che gli sono costate l’amputazione di un braccio. In seguito a perizie per accertare le dinamiche della caduta, si è appurato che il giovane avesse un po’ troppo esagerato con l’acceleratore.
E’ stato altresì appurato che l’ANAS, società di gestione del tratto incriminato, aveva le sue responsabilità, in quanto i paletti del guard-rail non erano posizionati in modo corretto, causando al malcapitato motociclista le sudette gravi lesioni.
La sentenza
Dopo una serie di ricorsi e controricorsi, ed i processi che ne sono seguiti, la terza corte di Cassazione ha stabilito che per nessun motivo la società custode può sottrarsi alle proprie responsabilità, obbligandola, quindi, a risarcire per intero i danni al motociclista, nonostante lo ripetiamo, non stesse rispettando i limiti previsti dal codice su quel tratto di strada. Ricordiamo che l’ANAS è comunque tenuto a garantire la sicurezza e risponde del danno ingiusto ex articolo 2043 Cc che viene pertanto condannata anche al pagamento delle spese processuali. Un fatto importante, che rende il giusto senso del dovere nei confronti delle società custodi delle nostre strade, con responsabilità nei casi in cui sia accertato un danno grave in seguito ad anomale configurazione delle barriere. Oltre ad essere un monito importante per chi troppo spesso pecca di inefficienza e noncuranza nei confronti dei motociclisti oltre a ribadire ancora una volta quanto pericolosi ed a volte anche inutili (in particolari circostanze) possano essere i guard-rail che “proteggono” le nostre strade.
12 Luglio 2012
Fonte : www.sicurmoto.it articolo di William Toscani
Un commento a questo articolo è dovuto, dato che è importante leggere bene ogni sfumatura. Il fatto che all'ANAS siano state imputate delle responsabilità non deve fare pensare che ogni volta che ci si fa male contro un guard-rail l'ANAS possa essere chiamata a rispondere dei danni. Infatti dall'articolo si capisce che i paletti del guard-rail non erano posizionati in modo corretto, quindi l'installazione non era stata fatta "a regola d'arte". Sembra inoltre che siano stati proprio i paletti a causare le lesioni al motociclista, ed è da questo che deriva la responsabilità dell'ANAS.
Se il guard-rail fosse stato posizionato regolarmente, come prevede la Legge, nulla poteva essere addebitato all'ente di gestione, e nessun risarcimento sarebbe stato dovuto.
Questo per ribadire il concetto che il guard-rail, per come sono fatti ora, se installati regolarmente sono perfettamente legali, e il nostro impegno è proprio per cercare di fare cambiare le leggi (tramite la FEMA e le azioni al Parlamento Europeo) e di proporre agli Enti di gestione delle strade di utilizzare nelle nuove installazioni, altri guard-rail, definendoli "installazioni sperimentali".
Un impegno che potrà raggiungere dei risultati a patto di avere il sostegno dei motociclisti italiani.
Coordinamento Italiano Motociclisti
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