Oh…che questa volta gli bruci forse il peperino?
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05 Nov 2014
Ci riferiamo alla FMI che FINALMENTE alza la voce e si espone sul fatto del bollo alle moto storiche, segno che la cosa li tocca dal vivo, evvai, che si inc….. anche loro! ERA ORA!! Certo, se si parla di pedaggi autostradali, di guard rail, di pedaggi sui passi alpini, di detrazioni fiscali negati per l’abbigliamento tecnico, di zone vietate alle moto nelle metropoli zitti, non muoviamoci, stiamo bravi e non alziamo la testa! Per carità!
Ma se si tocca il “core-business” dell’F.M.I., ah, beh…allora, eh… beh…qui no che ci toccano gli iscritti che col piffero rinnoveranno la quota?! E' così o siamo forse sulla strada sbagliata?
Allora finalmente si reagisce, scoprendo, ahimè l’acqua calda, ovvero che la maggioranza di chi sarà colpito dall’iniquo editto renziano avrà altre cose da fare…
Insomma anche F.M.I., ahimè, toccherà con mano cosa vuol dire rappresentare una platea di assenti, di menefreghisti, di chi preferirà “arrangiarsi”, magari disfacendosi del proprio parco storico, oppure realizzando qualche "picciolo" con gli interessati collezionisti tedeschi pronti a coprirci di euro per le nostre Guzzi o Ducati o altro del grande parco storico dei collezionisti…
Mala tempora currunt, e se la cultura in genere vede costantemente tagliati i fondi, come è possibile pensare che anche questa parte del patrimonio culturale italico non subisca analoghe scuri, difficile mantenere esenzioni di questo tipo…siamo una nicchia, politicamente è una mossa saggia, non piacciamo a nessuno con i nostri giocattoli a due ruote, magari molte consorti, diranno..."oh...finalmente ti sei disfatto di quei ferri vecchi!".
Si potrebbe provare a reimmatricolare questi mezzi in Romania e farli girare con targa di quel paese magari con analoga copertura assicurativa come fanno tanti proprietari di SUV, perché no? Nel Paese dei "quaqquaraqua"’ il furbetto trova sempre la soluzione, dai….
Per onor di cronaca riportiamo la FERMA nota della Federazione (no, non quella di Star Trek, dai…) che condividiamo nei toni anche se non si può pensare di essere ascoltati quando si è sempre chinato il capo su tutto il resto…. auguri! Se si volesse fare qualcosa UNITI, sempre disponibili, ovviamente!
Nota della Federazione Motociclistica Italiana:
La bozza della Legge di Stabilità elaborata dal Governo che sta arrivando in Parlamento, porta con sé la reintroduzione della tassa di proprietà per i mezzi che hanno compiuto venti anni ma non ancora trenta.
Come è noto, tale tassa era stata abolita nel 2000 dalla Legge 342 per tutti i veicoli che avessero compiuto 30 anni e per una rosa di mezzi che ne avessero compiuti venti (ma non ancora trenta), individuata da ASI e, per le moto, anche dalla Federazione Motociclistica Italiana.
Le novità di questi giorni rischiano di distruggere in un solo colpo tanti anni di lavoro, volti alla conservazione di mezzi che altrimenti sarebbero stati destinati alla demolizione, attraverso l'incentivazione costituita dall'abolizione di tasse di possesso spesso molto onerose.
Con questo spirito la FMI ha lavorato stilando il proprio elenco di modelli in tutti questi anni, senza peraltro vincolare il loro riconoscimento all'iscrizione al proprio Registro Storico.
Oggi, forse, con l'abolizione di questa "attenzione" nei confronti delle care vecchie storiche, lo Stato pensa di poter guadagnare e far guadagnare alle regioni chissà quali cifre finora non versate dai contribuenti per il possesso di auto e moto, ma non è così perché tanti dei mezzi finora conservati finiranno alla demolizione.
Per questo FMI è in attesa, nelle prossime ore, del testo ufficiale del Disegno di Legge, che attende l'approvazione della Presidenza della Repubblica e dell'Unione Europea, per poi richiedere al Parlamento e al Governo di rivedere le proprie posizioni impegnandosi diversamente per un comparto, quello motoristico storico e d'epoca, che rappresenta una parte importantissima della nostra storia e della nostra cultura.
Coordinamento Italiano Motociclisti
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