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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Nel 2015 è probabile un aumento del bollo auto/moto..

BolloMotoAci

La riforma della Pubblica amministrazione voluta dal governo Renzi tra le tante modifiche prevede la revisione delle strutture di PRA e Motorizzazione Civile, ma non solo: le leggi di copertura finanziaria prevedeno automatismi di rientro nel caso in cui le entrate previste non si vadano a realizzare, e quindi ci sia un rischio economico in tal senso.

Così avvenne con il Governo Monti e la "spremitura" da superbollo che prevedeva incassi per 170 milioni di euro ne ha visti la "miseria" di 60 milioni effettivi anche perché molti si  sono disfatti dei pesanti e costosi mezzi....

Il dato certo è che le Regioni nel 2015 potranno applicare un rincaro fino al 12% e visti i bilanci in rosso di molte di queste, perché non lo dovrebbero fare?

Ma la cosa interessante è l’abolizione del superbollo su auto di alta cilindrata, quindi alla fine l’aumento sarà su tutte le cilindrate tranne quest’ultime che verranno “premiate”, quindi vendete le moto che avete e compratevi un bel SUV, va, che vi conviene!

Poi ve lo stratasseranno al che rivendetelo, tanto lo Stato incasserà lo stesso in quanto vi spremerà sui passaggi di proprietà...

I dati di mercato indicano ancora che il mercato delle moto nuove è al palo e se nel mese di aprile si era visto un segno positivo, già nel mese di maggio la crisi delle vendite è ben fissata nei numeri con segno negativo: difficile che un mercato si possa “smuovere” con costi di gestione che non hanno nessuna intenzione di scendere, ma probabilmente ridurranno ancora la platea degli utenti.

Prima di campagne aggressive da parte di alcuni marchi, la vendita delle moto era legata a situazioni oggettivamente reali: c’erano le cosiddette moto di lusso, ovvero di grossa cilindrata, legate ad un uso turistico o di immagine, poi c’erano le piccole cilindrate sovente usate per mobilità, per lavoro, con costi di gestione accettabile.

Chi nel 1991 pagò la “tassa di lusso” su motociclette con almeno 1000 cc. sa di cosa stiamo parlando, ma un quadro simile potrebbe prospettarsi nell’immediato futuro: già oggi l’Italia è divisa in due dai costi delle assicurazioni, ma se anche i costi fissi per mantenere dei mezzi a motore nei registri previsti diventassero troppo onerosi i risultati sarebbero prevedibili.

Non parliamo degli attuali costi per la vendita dell’usato dove le spese sono folli, e che dire di una revisione obbligatoria dove si paga la stessa cifra dal cinquantuno al SUV?  Insomma, un bel quadro generale di mancanza complessiva di “giustizia sociale” e penalizzazione di possibili utenti.

Utenti, che alla fine hanno poche scelte: se tieni la moto e la metti in regola su tutti i fronti, preparati ad aprire il portafoglio (ma questo ha senso se la poi la usi veramente…), altrimenti meglio far posto ad altro in garage..e le tante offerte (molto convenienti) sull’usato attestano la situazione attuale.

I motociclisti saranno pure cambiati…. ma è in meglio o in peggio il “cambiamento”??

Ai posteri l’ardua sentenza!

Coordinamento Italiano Motociclisti
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