Elezioni 2014: le nostre proposte
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21 Mag 2014
La campagna elettorale è oramai agli sgoccioli, questa volta l'attenzione principale è per elezioni europee ma ci sono anche le amministrative per 4104 comuni. Potrebbe essere una occasione per cercare di promuovere le cause che sono care ai motociclisti, sia in Europa che nei singoli comuni, e come per le passate consultazioni politiche il Coordinamento Italiano Motociclisti ha voluto ricordare a tutti i partiti e movimenti coinvolti le principali problematiche del nostro settore.
Negli ultimi anni abbiamo visto proporre leggi, con il pretesto di ottenere una maggiore sicurezza per i motociclisti, i cui possibli risultati erano perlomeno discutibili.
Si parte da proposte per imporre abbigliamento ad alta visibilità o con un certo livello di protezioni obbligatorie, fino al volere portare la revisione periodica dei motoveicoli ad una periodicità annuale.
Tutte iniziative che avrebbero una ricaduta immediata sui costi di gestione di un motoveicolo. Per esempio se si prescrive di usare un certo tipo di abbigliamento, questo deve necessariamente essere conforme ad una omologazione, e non è detto che quello che viene già utilizzato vada ancora bene.
Anche la revisione costerebbe di più, dato che la si dovrebbe fare ogni anno.
Tutti molto propensi a scaricare sui motociclisti la totale responsabilità della tutela della loro sicurezza, costi inclusi, facendo però finta di niente su altre cause (molto più concrete) di rischio per i motociclisti, come la formazione approssimativa con cui si può conseguire la patente (sia per auto che per moto) e la pericolosità dei guard rail attualmente utilizzati.
Troviamo infatti assurdo che ci siano quattro tipi di patente per la moto, ma che per le autovetture ce ne sia una sola.
Un importante ausilio per la sicurezza potrebbe essere prevedere una patente specifica per i veicoli che superano un determinato valore del rapporto potenza/peso, per evitare che mostri ipervitaminizzati vengano guidati da una persona che ha guidato per molti anni solo veicoli di bassa potenza.
Si dovrebbe valutare un diverso approccio alla educazione stradale, rendendola obbligatoria fin dalla prima elementare, dato che anche i bambini hanno a che fare con la strada, all'inizio solo per attraversarla, e prima si cominciano a dare le nozioni sulla sicurezza, più diventa istintivo tutelarsi ed evitare comportamenti a rischio.
Il casco, per andare in moto, è importantissimo, ma solo se viene indossato da un motociclista che tiene acceso il cervello. Altrimenti diventa solo una inutile decorazione.
Per i guard rail c'è l'annosa questione della TS 1317-8, che contiene le specifiche per potere determinare che un un certo guard rail sia sicuro per i motociclisti che ci possono scivolare addosso in caso di caduta. Era stata proposta perché venisse approvata come norma, ma per il veto di alcuni Paesi come la Germania, questa parte è stata relegata a "specifica tecnica", e non come norma di omologazione.
Viene da pensare "siccome sarebbe stato un costo che non si poteva addossare ai motociclisti, allora non serviva farlo".
Queste sono solo alcune delle situazioni a cui i nostri parlamentari europei dovranno fare attenzione per tutelare i Cittadini In Moto del loro Paese.
Che ne dite... ci riusciranno, o ancora una volta diranno "ah si, non lo sapevo..."
Noi nel frattempo abbiamo mandato loro una lettera aperta, che trovate a questo link, speriamo solo che la leggano e ne facciano tesoro.
Ufficio Comunicazione
Coordinamento Italiano Motociclisti
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