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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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A che punto siamo con la riforma del Codice della Strada?

LoopyDeLoop

Lo vorremmo chiedere al Ministro Lupi (in fabula?) vista anche la grande propaganda su cui ci si è sperticati lo scorso anno: era l'estate del 2013 quando la comunicazione governativa ci ha spacciato la "RIFORMA" del Codice della Strada come qualcosa di "praticamente fatto"!

Leggendo attentamente tra le righe invece era chiaro che il Governo aveva una sorta di delega che dava tempo al "palazzo" ben 18 mesi per "rivedere" la normativa nell'ottica della semplificazione e dell'introduzione.

Poi si è alzata tutta la discussione sulla questione dell'omicidio stradale e la cosa sembrava fatta grazie anche alla presa di posizione del Ministro Cancellieri, ma oggi visto che l'asse delle riforme si è spostato su questioni ben più importanti….insomma la domanda è "QUID NOCTIS?"

Ovvero "a che punto è la notte?", cioè dove siamo rimasti con il nostro Codice della Strada?

Visto e considerato che sì, è cambiato il Governo ma Lei Ministro Lupi, (poche balle), c'era PRIMA e c'è adesso: e allora?

La situazione sulla strada è ormai allucinante al di là delle grandissime problematiche di infrastrutture fatiscenti: se una delle priorità del Governo era quello della cancellazione del reato di clandestinità, forse forse una via preferenziale nella stessa agenda per l'introduzione del reato di "omicidio stradale", beh…. insomma, fate un po' voi…

Spiace dover constatare che nell'estate del 2013 lo "strombazzamento" di un cambio epocale del Codice della Strada, nella primavera 2014 sia ancora un mero progetto con buona pace di quelli che facendo parte del settore delle due ruote ed un motore avevano avuto l'atteggiamento del "adessochecisiamonoicambiatuttoinunbaleno!"

Le due ruote ed un motore vogliono parcheggi a loro dedicati e che siano tali magari dotati di ogni comfort come armadietti per bikers(che si trovano in Svizzera od in Germania ma poi li facciamo noi italiani), vogliono guard rail che non "affettino" le teste dei bikers, vogliono regole certe di "punizioni" esemplari per chi scambia la strada per la pista, vogliono poter fare del sano mototurismo a medie "normali" non i 20 km/h su rettilinei collinari!

Poi vorremmo strade degne di un Paese europeo non un percorso a buche ed ostacoli degni di campi di golf per giganti in pensione, insomma vorremmo che dei "motociclisti" non ci si ricordasse SOLAMENTE quando riempiono la cronaca estiva per incidenti di ogni genere o per le "furbate" dei motoitalioti.

Abbiamo una industria motociclistica di primo livello, una fiera espositiva del settore leader al mondo, Ministro Lupi, invece di venire a fare "passerelle" pro Expo 2015, vogliamo LAVORARE nelle Commissioni e finire QUESTO benedetto Codice della Strada?

Grazie anticipate da chi le sta pagando il molto "onorevole" stipendio…e paga le autostrade come se avesse quattro ruote ma ne ha solo due!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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