Un compromesso ragionevole raggiunto sulle revisioni per motocicli in sede UE.
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20 Dic 2013
Il 18 dicembre scorso, la Presidenza lituana dell'Unione Europea ha annunciato l'accordo con il Parlamento Europeo sulla controversa questione dei controlli tecnici dei motoveicoli che dovevano essere armonizzati a livello comunitario (si parlava di scadenza annuale obbligatoria, N.d.T.).
Milioni di utenti delle due ruote ed un motore in Europa avevano visto lo spettro di una normativa sulle ispezioni periodiche armonizzate che li avrebbero penalizzati in alcune aree dell'Unione stessa.
Ora gli Stati membri ed il Parlamento Europeo, finalmente, hanno raggiunto un accordo in materia: il merito di questo percorso condiviso è certamente stato della Presidenza lituana.
I motocicli di grossa cilindrata saranno soggetti a controlli periodici tecnici solo dal 2022.
Tuttavia, gli Stati membri dell'Unione potranno decidere di escludere questi veicoli dal test periodico (revisione) qualora gli stessi Stati, abbiano messo in atto misure di sicurezza stradale efficaci come alternativa, tenendo quindi conto in particolare delle statistiche sulla sicurezza stradale esaminate per un periodo di 5 anni.
Qualora quindi i motocicli di grossa cilindrata siano inclusi nell'ambito di controlli tecnici periodici, gli specifici metodi per gli stessi, le aree di ispezione e la frequenza degli stessi saranno decisi a livello di ogni singolo stato membro (fonte: sito Presidenza lituana).
La FEMA, ovvero le associazioni che la Federazione dei motociclisti europei rappresenta, accolgono felicemente questo compromesso raggiunto, constatando che il buonsenso ha alla fine prevalso, nonostante la pesante pressione delle aziende del settore delle revisioni tecniche.
FEMA ha fortemente criticato la proposta fatta inizialmente per armonizzare le ispezioni tecniche periodiche per l'intera categoria dei motoveicoli in quanto inutile e costosa.
Traduzione ed adattamento dal sito della F.E.M.A.
da parte dell'Ufficio Comunicazione del Coordinamento Italiano Motociclisti
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Nota del Coordinamento Italiano Motociclisti: di fatto, con tale decisione si rinvia ad ogni singolo Stato membro la gestione delle revisioni periodiche dei motoveicoli indicando però il 2022 la data per cui la stessa, per le grosse cilindrate, dovrebbe diventare più stringente.
Da una parte è una buona notizia, in quanto viene respinta una visione di armonizzazione a tutti i costi con periodicità inconcepibili per Nazioni come quelle scandinave e baltiche, dove le moto sono usate per pochi periodi all'anno, dall'altro il legare la revisione alla sicurezza stradale potrebbe penalizzare i controlli in Paesi come il nostro dove le infrastrutture sono fatiscenti.
Come a dire: "se non si afaltano le strade, vi obblighiamo a cambiare le sospensioni più sovente, altrimenti non siete in regola…"
Finirà così? In ogni caso, per noi italiani, ora come ora non cambierà nulla, come sempre d'altronde....
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