Blocchi del traffico per lo smog: basta con il CAOS!
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23 Ott 2013
Il problema dell’inquinamento da micropolveri (PM10) è noto e TUTTI gli anni si ripropone come “tormentone” autunnale, con la conseguente legislazione locale dove sembra che ogni Amministrazione italiana faccia a gara per creare il caos negli orari di chiusura dei centri urbani e per le specifiche delle categorie interessate.
Vi sono fior di studi seri che certificano come i motoveicoli in genere non possanoe essere additati come responsabili di questi fenomeni che in gran parte sono da ascrivere in primis a fattori industriali, poi ai sistemi di riscaldamento e per quanto attinenente alla circolazione ai mezzi con motore a gasolio.
La classificazione ed i limiti che nerderivano per tipologie inquinanti sono sovente demagogiche e voler insistere a metter blocchi alla circolazione con orari difformi e riferentesi a mezzi non più in circolazione da tempo ha il sapore di provvedimenti superficiali.
Siamo poi sicuri che dal punto di vista "inquinamento" non faccia più danni parlare ore al cellulare dentro ad una scatola di lamiera come un'autovettura?
Tanta attenzione alla "salute dei cittadini" sul fenomeno "smog atomosferico", ma nel frattempo antenne di ogni genere forse ci stanno avvelenando maggiormente, non è una ipocrisia palese?
Come detto dati attuali suffragati da studi effettuati da fonti autorevoli relativi all’inquinamento da PM10 a carico dei motoveicoli, indicano chiaramente come gli stessi NON possano essere additati come responsabili di tale problematica e quindi DEBBANO poter circolare LIBERAMENTE nel traffico urbano, andando proprio così ad INCENTIVARNE l’utilizzo a sfavore di mezzi più ingombranti!
In effetti noi contestiamo la classificazione per “categoria ambientale” in quanto iniqua, discriminatoria e sovente illogica (può succedere che lo stesso motoveicolo sia classificato in modo differentein due Nazioni Europee per lievi e non sostanziali modifiche produttive: possibile che sia più inquinante a Roma rispetto a Berlino?).
In gran parte delle città del Nord viene dato ampio spazio ai cicli in genere vuoi per motivi di spazio e proprio per ridurre l’inquinamento: chiediamo quindi a gran voce alle Amministrazioni Locali di interpretare la normativa con CHIAREZZA e LOGICA e non con demagogia come fatto fino ad ora!
Chiediamo quindi a GRAN VOCE la COMPLETA LIBERTA’ di circolazione dei mezzi a motore a due ruote indipendentemente da eventuali blocchi di circolazione, che qualora, se applicati per la salute dei cittadini, debbano tenere conto, in un così grave momento per la nostra stagnante economia, di tutelare al massimo le tante figure che, in primis, utilizzano scooters e motoveicoli per andare a LAVORARE!
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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