Sicurezza stradale: la morbosità per "sensibilizzare" i futuri motociclisti
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24 Giu 2013
Immagini di dolorosi incidenti riuniti in un libro, senza alcun messaggio sull'origine del sinistro... è la nuova campagna di comunicazione della prefettura della Val-d'Oise rivolta ai futuri motociclisti. Da buttare nell'immondizia!!! In occasione dei 15 giorni della sicurezza stradale nell'"Ile de France", dal 25 maggio all'8 giugno 2013, la prefettura della "Val-d'Oise" ha pubblicato un libro di foto "trash", che ha distribuito a coloro che stanno per prendere la patente della moto.
È quel che rivela "leparisien.fr" il 4 giugno 2013: "moto incidentate, incastrate,riversate, interamente smembrate. Dei motociclisti al suolo che cercano di essere rianimati dai soccorsi..."
Un libretto che contiene una ventina di immagini choc, catturate dai soccorsi durante gli interventi degli ultimi 5 anni, mortali o meno. è dunque questo il modo che la prefettura 95 sensibilizza i futuri conducenti dei veicoli a due ruote motorizzati. La scelta viene giustificata, come d'abitudine, dall'eccessiva presenza del numero dei morti sui veicoli a due ruote nella Val-d'Oise. Su 10 decessi a seguito di incidenti stradali, 5 sono conducenti di un mezzo a due ruote.
- ovvietà
è certo che gli utenti dei mezzi motorizzati a due ruote siano maggiormente vulnerabili rispetto agli automobilisti, e mostrare immagini di incidenti stradali può far prendere coscienza dell'importanza di indossare il corretto abbigliamento tecnico e di adottare un atteggiamento prudente quando si guida in presenza di altri veicoli.
- nessuna pedagogia
Ma il rischio di questo tipo di comunicazione risiede nella diffusione di un discorso che può dimostrarsi riduttivo, che utilizza un messaggio scioccante senza alcuna forma di pedagogia. "La prefettura non fornisce alcuna spiegazione sulle circostanze degli incidenti", sottolinea con rammarico Jean-Pierre Brion, coordinatore dell'antenna FFMC della Val-d'Oise. "Tutte le ipotesi sono immaginabili. ricordiamo che circa il 75% degli incidenti in moto sono dovuti a terzi o a cause esterne, come le voragini del fondo stradale".
- comunicazione da rivedere!
Questo tipo di cominicazione non ha che un solo fine: quello di dissuadere i candidati dal prendere la patente per i motocicli e dal guidare una moto. è la dimostrazione di un'autorità incapace di realizzare una politica di sicurezza stradale coerente, che focalizza l'attenzione su pedagogia ed educazione stradale. Ci si aspettava di più da un prefetto, Jean-Luc Névache, la medesima persona che prima delle elezioni presidenziali del 2012, era delegato interministeriale della sicurezza stradale.
(Frédéric Brozdziak - 06/06/2013)
Traduzione ed elaborazione da MotoMag a cura del gruppo traduzioni del Coordinamento Italiano Motociclisti
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