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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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A Parigi i Motociclisti protestano contro il divieto di circolazione ai mezzi costruiti prima del 2000!

FFMC Paris

Il prossimo 8 febbraio si svolgerà a Parigi una grande manifestazione di protesta della F.F.M.C. organizzata dalla sezione di  Paris-Petite-Couronne (FFMC-PPC): la sfilata dei “motards” avverrà dalla piazza del Castello di Vincennes.

La F.F.MC. chiede quindi a tutti i motociclisti di trovarsi al Castello di Vincennes alle 14 del prossimo 8 febbraio avendo tutti l’obiettivo di protestare contro il divieto di circolazione per i motoveicoli costruiti prima dell’anno 2000 nella città di Parigi.

La soluzione drastica voluta dall’amministrazione fa parte di un piano per migliorare la qualità dell'aria nella capitale, ed in generale la città vorrebbe vietare molte categorie di veicoli a motore.

Come detto i motocicli costruiti prima del 2000, le autovetture costruite prima del 1996 od i camion pre-1997. 

Se il provvedimento passerà, queste restrizioni potrebbero essere attuate a breve, al più tardi entro il luglio 2015.

L'8 febbraio non è stato scelto a caso ed anche il giorno dopo, il 9 febbraio, dunque, in quanto il piano per la qualità dell'aria sarà presentato al Consiglio di Parigi.

L’associazione che difende i motociclisti condurrà la sfilata dei manifestanti dal punto di ritrovo fino al centro di Parigi per sensibilizzare sull’argomento gli altri cittadini.

Un secondo evento di protesta si terrà lunedì 9 febbraio alle ore 9 sulla “Esplanade” del Municipio di Parigi, che ospiterà il Consiglio Comunale stesso, chiamato a discutere in merito al piano per la qualità dell'aria presentato dalla giunta  comunale.

Per il coordinatore della FFMC di Parigi, le autorità “non hanno nessun argomento," per sostenere questo piano e questo divieto, e l’associazione che difende i motociclisti denuncia l’improvvisazione con cui le autorità parigine hanno proposto questa soluzione!

Il tutto è iniziato il 27 gennaio scorso quando in una riunione organizzata al Comune di Parigi nell’ambito del Comitato delle ruote motorizzate, è emersa la proposta delle autorità: Jean Marc Belotti, coordinatore della Federazione Francese dei Motociclisti In Collera per la Sezione Paris-Petite-Couronne, era presente alla stessa e riferisce.

Alla riunione erano presenti il Consiglio nazionale dell’Industria Motoristica Professionale (CNPA), la Federazione Motociclistica Francese (FFM), produttori di scooter come Peugeot, ed altri esponenti del settore delle due ruote ed un motore.

Tutti hanno mostrato il loro disaccordo nei confronti di questa misura, esprimendo la propria contrarietà verso le autorità presenti nelle persone di Christopher Najdovski, Assessore ai Trasporti, oltre a Julien Flageul, a rappresentanza della Giunta comunale e da un rappresentante della Prefettura di Polizia di Parigi.

Dopo la discussione con il signor Najdovski, questi ha semplicemente giustificato il fatto di aver incluso i motocicli in questa mappa dell'inquinamento ”semplicemente per principio". 

In altre parole, si sono inclusi motocicli e scooter esclusivamente per un concetto di parità con gli altri veicoli coinvolti (automobili pre-1996, camion pre-1997, etc.). 

“Tutti i veicoli a motore devono essere coinvolti”, ha detto l’Assessore ai Trasporti della capitale francese.

“Tuttavia”, ha fatto notare Belotti, “rispetto ad altri mezzi a motore,  motocicli e scooter contribuiscono al diradamento del traffico nelle aree urbane, non emanano particelle fini pericolose come altri mezzi (rispetto ai diesel ad esempio), ed loro tempo di utilizzo è senz’altro ridotto rispetto a quelli di un'automobile (minori soste perché si muovono più rapidamente nel traffico).

L’utilizzo di scooter e motocicli dovrebbe essere visto come una risorsa per ridurre l'inquinamento a Parigi, ed invece così non lo è, da parte delle autorità della Capitale!.

Inoltre i mezzi a due ruote ed un motore presenti a Parigi costruiti prima del 2000 sono certamente pochi e quindi questa misura avrebbe un impatto molto ridotto in termini di eco-efficienza.”

Fonte: MotoMag

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Commento del Coordinamento Italiano Motociclisti: la cosa che più sconvolge (e vale anche per le tante proposte analoghe sostenute da città come Roma o Milano) è la mancanza di analisi dei  dati: chiunque di noi vuole che l’aria delle nostre città migliori, ma vorremmo che si partisse da dati concreti e non da strumentalizzazioni demagogiche o artefatti privi di fondamento.

Chi sono i responsabili dell’inquinamento delle nostre città? Sia come QUANTITA’ che come QUALITA’ delle polveri? I tanti impianti di riscaldamento fuori controllo o i nostri scooter Euro 0? Sicuri che motocicli e scooter possano essere così determinanti? Vorremmo vedere studi scientifici seri su questo tema, attuali, recenti visto e considerato che (forse) non sono certo la maggioranza i mezzi a due ruote “vetusti”, mentre caldaie e camini con una datazione fuori controllo, forse , forse…..

Coordinamento Italiano Motociclisti
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