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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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La polizia britannica si è attrezzata per seguire gli smanettoni.

ArielAtom

Ci sono  due sistemi per colpire chi viola le norme: uno è quello di individuare chi sgarra e colpirlo duramente per dare l’esempio a chi lo vorrebbe seguire, e l’altro è mettere dei limiti farlocchi per tutti così mal che vada becco comunque qualcuno e faccio cassa.

Sicuramente il secondo sistema non è britannico, nazione dove le risorse vengono investite adeguatamente per compiere il primo metodo di controllo e di sanzioni successive.

La polizia inglese difatti ha nei propri box  un veicolo in grado di tenere il passo anche dei motociclisti più indisciplinati. 

Non è un'altra due ruote ma l'auto di serie più veloce al mondo: la  Ariel Atom.

I biker inglesi  più indisciplinati dovranno fare i conti con i poliziotti da corsa, quindi. 

Stiamo parlando del Corpo di Polizia del Somerset (contea di cui fa parte la città di Bristol) ha a disposizione l'esemplare unico della velocissima Ariel Atom in versione PL, auto da soli 550 kg di peso e da più di 350 cv di potenza massima, in grado di arrivare a 100 km/h partendo da ferma in soli 2,5 secondi. (La Ariel Ltd non ha nulla a che fare con la casa motociclistica degli anni '30, Ariel)

Dotata dei colori ufficiali della Polizia, di sirene e lampeggianti e soprattutto di un motore a 4 cilindri sovralimentato e derivato da quello della Honda Civic Type-R, in realtà non sarà utilizzata per gli inseguimenti ma nell’ottica del progetto "Safe Rider", che ha come obiettivo la sensibilizzazione dei motociclisti britannici sul tema sicurezza. 

A parità di prezzo auto e moto non sono paragonabili come velocità su strada: con relativamente pochi soldi ci si può mettere in garage un mezzo a due ruote che fa da 0 a 100 in poco più di 3 secondi e che può superare i 250 km/h

Per avere le stesse prestazioni su una quattro ruote, invece, è necessario "scalare" il listino e andare a cercare tra le costosissime supercar. 

Andy Parsons, il fortunato agente che l'avrà fra le mani, ha dichiarato: "Sono davvero contento che Ariel abbia sposato la nostra causa per rendere effettivo il progetto Safe Rider". 

La casa costruttrice sottolinea "la Atom è un mezzo da inseguimento dalle grandi capacità che riesce anche a trasmettere un messaggio forte ai motociclisti". 

Riteniamo che non sia questa la strada da seguire in realtà, bensì quella di trasmettere alla giovani generazioni i concetti corretti di sicurezza e di gestione delle potenze in gioco: ci poniamo poi il dubbio del perché ancora oggi sia così facile mettere in mani irresponsabili mezzi con potenze elevati e pesi irrisori, un conto è una supercar nelle mani di un poliziotto, un conto bolidi a due ruote con cavalli oltre il centinaio e pochi chili in mano a degli asini (con tutto il rispetto per gli equini citati). 

Il motociclismo dovrebbe essere una passione DUREVOLE e per essere tale (che poi è nell'interesse di tutti, case produttrici in primis...) bisognerebbe poter rimanere A LUNGO sulla sella e per farlo è fondamentale NON superare MAI I PROPRI limiti non quelli farlocchi fissati da politici demagoghi che non capiscono NULLA del nostro mondo!

Coordinamento Italiano Motociclisti
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