In Italia esistono l'ACI ed il TCI, in Svizzera il TCS…che differenza!!
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29 Gen 2014
Il 1° settembre 1896 nasce ufficialmente il Touring Club Svizzero. Un gruppo di 205 ciclisti appassionati si riuniscono con uno stesso scopo: sviluppare il turismo velocipedico e mettere tutto in atto per raggiungere il loro obiettivo.
Nel 1898, il TCS è membro fondatore della Lega internazionale delle associazioni turistiche (LIAT). Dal 1901, il TCS estende i suoi servizi agli automobilisti proponendo loro in particolare una lista delle località svizzere dove poter fare benzina!
Tra le tante iniziative del TCS esiste un corso definito "Moto Road" che offre sicurezza ai soci che sono motociclisti.
Il nuovo corso Moto Road del TCS è imperniato sulla pratica. Tramite analisi filmate i partecipanti possono migliorare il loro modo di guidare. Un corso ricco di insegnamenti per aumentare la sicurezza personale.
Tra Wattenwil e Riggisberg, nel Canton Berna, s’incontra una curva dietro l’altra: un tratto ideale per le motociclette, particolarmente adatto a esercitarsi alla guida, ed è qui che si svolge il corso tenuto dall’istruttore Andreas Hofstetter con una telecamera fissata sul casco.
Egli filma ogni movimento ed individua impietosamente le traiettorie sbagliate.
Chi vuole circolare in sicurezza in sella ad una moto, deve conoscere bene se stesso e stare sempre all’erta.
Alla fine del giro pomeridiano di due ore ci riesce ogni conducente.
Ci vuole molta concentrazione per affrontare le curve in modo corretto e sicuro, facendo attenzione a tutto quello che si muove sulla strada e nelle vicinanze che potrebbe rappresentare un pericolo, e contemporaneamente provare ancora il piacere di guidare.
- Analisi impietosa!!
Un’ora dopo, ci si ritrova tutti assieme nella sala di teoria del Centro di sicurezza stradale di Stockental. dove i partecipanti al corso attendono con trepidazione l’analisi dei video.
Mentre fuori le ruote surriscaldate stanno raffreddandosi lentamente, Hofstetter si accinge ad una critica costruttiva. «Guarda, qui mentre svoltavi non ti sei immesso nel modo giusto, una cosa che può portare a collisioni e ricordati di guidare più a destra nelle strade strette», commenta l’istruttore durante una sequenza filmata.
In quasi tutti i presenti esiste qua e là un potenziale di miglioramento e in ognuno cresce la consapevolezza che non si smette mai d’imparare durante tutta la vita.
Poiché i video non mentono, l’analisi è istruttiva e utile ad accrescere la propria sicurezza sulla strada.
Così le traiettorie in curva devono essere affrontate in modo pulito, eventuali pericoli riconosciuti in anticipo ed evitati con manovre adeguate, quali frenate o aggiramenti.
- Teoria e molta pratica
Il nuovo corso Moto Road del TCS inizia con una piccola lezione di teoria, che gli istruttori Andreas Hofstetter e Reto Kobel impartiscono in modo serio ma informale.
Durante il giro di autopresentazione emerge che la maggior parte dei partecipanti al corso sono frequentatori abituali, che non iniziano la nuova stagione motociclistica senza aver prima frequentato un corso per moto del TCS.
Poiché l’obiettivo del club è quello di accrescere la sicurezza personale, sono state delineate, analizzate e discusse diverse situazioni stradali con un pericolo potenziale.
Secondo l’istruttore Reto Kobel, si tratta sempre di fare in modo che ogni motociclista che si esercita costantemente nelle procedure di sicurezza affini i propri sensi e sappia prevedere la strada.
Dato che ai motociclisti piace più il vento in faccia che le lezioni di teoria, il riscaldamento sulla pista di Stockental arriva al momento giusto.
Uno dopo l’altro i centauri serpeggiano fra gli ostacoli, esercitano la guida lenta, affinano la tecnica in curva, migliorano quella visiva come pure la postura.
Gli istruttori tirano fuori continuamente dal gruppo uno o l’altro e gli danno i consigli necessari.
Perfino i motociclisti più esperti possono imparare ancora qualcosa.
L’analisi finale rileva alcune lacune che potranno essere corrette nel pomeriggio in occasione della seconda guida filmata. Prima di mezzogiorno viene trattato anche un altro argomento.
Sulla base di situazioni pratiche vengono affrontati i temi della visibilità e dell’angolo morto.
La conclusione in sintesi: mantenere la distanza dal veicolo che precede è decisivo sia per la propria visuale sia per quella nello specchietto retrovisore come pure per la distanza di frenata.
Uno degli esempi studiati era terrificante, perché dimostrava con quanto ritardo un’auto vede una motocicletta ad un incrocio.
L’analisi ha rilevato come un automobilista non percepisce un motociclista che sopraggiunge durante tre secondi e che il motociclista ha di conseguenza appena tre secondi per reagire a uno spostamento della macchina. È apparso chiaro che quando si va in giro non bisogna pensare solo a sé ma anche agli altri utenti della strada.
Secondo Andreas Hofstetter si dovrebbe sempre avere un sorriso sul volto, per dimostrare che non si è stressati. Stanchi ma arricchiti da molte esperienze e consigli, i partecipanti si danno appuntamento alla prossima stagione motociclistica.
Il corso costa 100 franchi svizzeri (80 euro circa) ed è uno dei tanti servizi offerti dal Touring Club Svizzero che offre anche assistenza e soccorso sulle strade, anche ai motociclisti!
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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