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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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In Marocco i motociclisti protestano per le tariffe autostradali

MaroccoProtesta

Il 6 ottobre si svolgerà una manifestazione dei motociclisti marocchini che protestano per le tariffe autostradali! Ma non sarà in Italia.In Marocco sulle autostrade della nazione moto e scooter pagano come le autovetture ed è per questo motivo che i bikers protestano in quanto vogliono che si passi ad un 50% di tale importo!

Le associazioni marocchine di motociclisti hanno mobilitato 18 gruppi  per la manifestazione del 6 ottobre, dopo che ai primi di settembre la società di gestione delle autostrade del Marocco (ADM) ha risposto negativamente in quanto "irricevibile" la richiesta di ridurre del 50% la tariffa per moto e scooter.

Per questo motivo è scattata l'organizzazione della protesta del 6 ottobre anche perché il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Aziz Rabbah ha appoggiato la richiesta dei bikers chiedendo formalmente alla ADM di creare una nuova classe di pedaggio per le due ruote ed un motore.

La FFMC pur appoggiando gli amici bikers marocchini, non approva pienamente questo tipo di iniziativa semplicemente perché il problema non è il costo dei pedaggi, bensì il principio su cui si basano gli stessi, ovvero la classificazione dei veicoli.

Sono tre le categorie dei veicoli in Marocco

Nell'ambito della classificazione dei mezzi sulle strade del Marocco, ci sono solo tre classi: Classe 1 per le auto, classe 2 per veicolo inferiori agli 8,50 mt. (caravan, furgoni, camion...) e la classe 3 per veicoli oltre 8,50 mt.

La motivazione fornita dalla ADM è ben lungi dal soddisfare i "bikers marocchini arrabbiati " ed in generale i bikers in tutto il Mediterraneo. 

L'ADM sostiene, tra l'altro, che la domanda formulata dai motociclisti "non si basa su ragioni economiche e finanziarie accettabili" e che "anche le motociclette godono degli stessi benefici di un'infrastruttura autostradale come le altre categorie di veicoli."

Sicurezza

Le associazioni motociclistiche sottolineano che la loro richiesta si basa principalmente sulla sicurezza e su ragioni tecniche ".L'autostrada è sette volte meno soggetta ad incidenti rispetto al resto della rete stradale", spiegano. E' quindi normale che "l'ADM insista sulla rete autostradale invece di lavorare per un miglioramento delle strade nazionali dove la politica dei prezzi è accessibile"

Esempio francese

I bikers marocchini si basano anche sul modello francese, che riconosce che "con il loro peso ed ingombro ridotto, le due ruote hanno meno impatto su strade che le auto ed i camion." I tecnici dell'ADM però confutano queste tesi. I bikers magrebini ricordano, infine, di non utilizzare praticamente il "numero verde" per l'assistenza e di non essere contrari a "partecipare al finanziamento delle autostrade e la loro manutenzione."

Oltre i confini

Oltre al ministro dei Trasporti marocchino, questi utenti motociclisti hanno ottenuto il sostegno della FEMA (Federazione dei motociclisti europei) e dell'Associazione dei consumatori Uniconso marocchino.

Sempre mobilitati!

Anche se gli appoggi citati sono molto incoraggianti per i nostri amici motociclisti, questi vogliono rimanere cauti e mantenere la loro mobilitazione per ottenere i risultati voluti. 

Se l'ADM rimarrà sulle sue posizioni e non sarà istituita questa speciale tariffa per le due ruote motorizzate, verrà mantenuta la manifestazione del 6 ottobre.

Sono circa una quindicina le associazioni di motociclisti marocchini che si sono unite per l'organizzazione di questa manifestazione e questo evento ricorda molto la genesi della FFMC che nacque nello stesso modo e nel settembre del 1983 ottenne la riduzione del 40/50% sul costo dei pedaggi autostradali dopo una serie di pesanti manifestazioni di autoriduzione.

Traduzione da un articolo di Frédéric Brozdziak del 19/09/2013 comparso su MotoMAG 
a cura dell'Ufficio Comunicazione del Coordinamento Italiano Motociclisti 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commento del Coordinamento Italiano Motociclisti: persino in uno stato del Maghreb si comprende che auto e moto non possono pagare la stessa cifra ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti appoggia i motociclisti, che, rispetto a noi, una manifestazione la fanno e saranno certamente numerosi.

Ah, già, ma noi non siamo come i Francesi….. ma neanche come i Marocchini…..insomma alla fine noi cosa siamo?
Una idea per la risposta l'abbiamo, ma ce la teniamo per noi, troppe code di paglia potrebbero infiammarsi.

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