Lo ribadiamo: la Svizzera NON è l'Italia!
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08 Lug 2013
Se quest'estate avrete occasione di passare in Svizzera sarà bene fare molta attenzione ai limiti: in quel Paese non si scherza e tra le pene è prevista la prigione per chi guida a velocità folle.
Difatti dai primi di gennaio le pene sono più severe: si passa dal sequestro del mezzo alla denuncia punibile con l'arresto.
La Svizzera è ’inflessibile nell'applicazione dei limiti di velocità sulle sue strade. Da quest’anno, il piede pesante sull’acceleratore può costare la perdita del mezzo oltre all’arresto.
Dal primo gennaio superare una certa soglia dei limiti svizzeri comporta l’accusa di “pirata della strada”, punibile con la prigione.
Pena prevista, per esempio, quando si oltrepassa di 40 km orari il limite dei 30 nelle zone residenziali, di 50 quello dei 50 orari in città, di 80 i limiti autostradali, di 60 quelli delle strade statali.
Questo ovviamente vale sia se guidate una moto che un'auto, sia che siate residente o straniero e lo sa bene un 48enne automobilista di Locarno che ha avuto l'occasione di sperimentare gli effetti della nuova legge: beccato a 140 km/h sull’autostrada A2 in direzione di Breganzona (dove il limite è di 80) ha subìto il sequestro dell’auto e la denuncia al Ministero Pubblico.
Sorte analoga è toccata a un motociclista 31 enne che viaggiava a 125 km/h su una strada dove vige il limite dei 50.
Nel cantone di San Gallo un altro motociclista che ne ha fatte di ogni (impennate, passaggi sul marciapiede, stop bruciati) è stato infine fermato mentre correva a oltre 100 km/h, invece dei 50 consentiti.
Secondo Ticinonline che ha riportato la notizia, il centauro è stato bloccato dalla polizia nei pressi di Wil, dopo un inseguimento, e adesso rischia fino a quattro anni di galera: pena sospesa condizionalmente trattandosi della prima grave infrazione ma nel frattempo gli è stata sequestra la moto.
Nessuna clemenza nemmeno per chi arriva dall’estero: un motociclista tedesco che guidava a folle velocità a Coira ha dovuto lasciare sul posto la moto e la patente.
La denuncia gli arriverà a casa: gli italiani sono quindi avvisati.
Quella certa propensione a infischiarsene dei limiti di velocità, rischia di costare caro. Chi ha in programma una vacanza a due o quattro ruote in Svizzera lo tenga presente, lì NON siamo nel paese di Pulcinella...
Fonte TicinoOnLine e il Corriere.it
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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