Le regole valgono per tutti e bisognerebbe conoscerle!
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07 Mar 2014
La condizione del motociclista non è una situazione di permanenza ossessiva sul mezzo a due ruote ed un motore, ogni tanto il "motociclista" diventa un automobilista, un pedone oppure un ciclista.
Sembra una banale considerazione, una ovvietà, ma così non è: quando si è in auto e compare nel lunotto posteriore il fanale di una moto o di uno scooter, il VERO motociclista attiva subito una sorta di solidarietà e si "sposta" naturalmente con la sua "sardomobile" per far passare il più veloce "collega"….
E' naturale: con la mente siamo sul sellino posteriore di quel mezzo ed invece soffriamo per essere su una poltrona con una cintura che ci lega alla stessa, chiusi da quattro parete di lamiere, ed invece vorremmo essere lì dietro…
Spiace quindi capire che il motociclista che ci segue reagisce "stizzito" per il nostro accostarci a destra, rei di avergli chiuso il corridoio tra la nostra fiancata ed il marciapiede: ci manda al diavolo con il dito medio sinistro alzato mentre "smanetta" sgasando sulla nostra sinistra!
Sono storie quotidiane che coinvolgono tutti, a volte anche "celebrità" dello spettacolo, come la cronaca di questi giorni sta lì a dimostrarlo, dove è l'utente più debole della strada a pagare il prezzo più alto, e da "motociclisti" siamo solidali con il pedone anziano che ha subito danni alle proprie strutture anatomiche... oltre che esserlo nei confronti del noto eclettico intrattenitore.
Spiace però constatare che, la cronaca si concentri sul ben più famoso artista, e, comunque, da motociclisti, ci domandiamo chi è realmente la "vittima", ovvero come sono andate le cose…
Noi vogliamo tutelare e difendere i diritti dei motociclisti, ma abbiamo sempre detto e ribadiamo che come MOTOCICLISTI dobbiamo seguire le regole del Codice della Strada, proprio per PRETENDERE che anche gli altri utenti della strada facciano lo stesso.
Si chiama "civiltà": il sorpasso A DESTRA di altri veicoli è contemplato dal Codice della Strada solamente qualora il mezzo che ci precede abbia indicato la svolta a sinistra, oppure nella marcia per corsie parallele, dove questa sia indicata.
Piangere per il motociclista morto o ferito perché incappato in una caduta e conseguenti traumi perché ha compiuto manovre azzardate, non contemplate dal Codice della Strada, è ipocrisia o peggio difesa di comportamenti ILLEGALI.
Vero è che, come motociclisti, chiediamo a gran voce il varo delle cosiddette INTERFILE ovvero il consentire legalmente il passaggio delle due ruote tra le corsie delle autovetture, ma è QUESTA la differenza, agire e perseguire un riordino del Codice della Strada e non "fare di testa propria".
Sarebbe BELLO che il noto ed eclettico artista una volta uscito dalla situazione "clinica", potesse diventare testimonial della nostra battaglia per questa "riforma" a favore di motociclisti e scooter.
Noi siamo qui che lo aspettiamo a braccia aperte!
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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