Morire in moto per imprudenze inutili, ha senso?
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28 Feb 2014
Sovente in moto si rischia la pelle per manovre inconsulte di mezzi a quattro ruote, altre volte si perde la vita per infrastrutture fatiscenti, ma finire un'esistenza così fa proprio venire rabbia…
Rabbia ed impotenza, frustrazione per tutto quanto si dice su sicurezza, protezione, guida difensiva, etc…. insomma il nostro lavoro sulla categoria dei motociclisti sembra sempre più del tempo perso..
Veniamo alla notizia tragica che potrebbe andare ad arricchire il lungo catalogo dei Darwin Awards.
Due persone hanno perso la vita dopo che, in sella a una moto, hanno tentato di attraversare un passaggio a livello nonostante le sbarre fossero abbassate. Un treno, che viaggiava ad alta velocità, li ha travolti e uccisi.
L'incidente è avvenuto intorno alle 16 sulla linea Milano-Mantova, all'altezza di Bozzolo, centro del Mantovano. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, con l'elisoccorso, ed i carabinieri.
Una delle due vittime è Riccardo Falchetti, 42enne di Goito (Mantova). In sella al motociclo, con lui, forse un amico.
I due, che viaggiavano su una Yamaha FZ1, sono morti sul colpo.
La moto è stata centrata in pieno dal treno numero 2655 proveniente da Milano, partito dalla stazione centrale alle 14.10 e atteso a Mantova per le 16.10.
Il macchinista si è trovato di fronte all'improvviso una Yamaha FZ1, il cui conducente probabilmente non ha calcolato le giuste distanze e ha cercato di oltrepassare le barriere già abbassate; il treno ha frenato ma non ha potuto evitare l'impatto.
La moto ed i due passeggeri sono stati scaraventati a diversi metri di distanza.
"Impossibile per il macchinista evitare l'impatto", ha scritto Trenord in un comunicato.
Una scena agghiacciante si è presentata ai primi soccorritori, alcuni automobilisti fermi al passaggio a livello: i due corpi erano in una pozza di sangue, a diversi metri di distanza l'uno dall'altro; inutili le ambulanze e l'elisoccorso fatti convergere sul posto.
Sul convoglio, tra passeggeri e personale, nessuno è rimasto ferito, ma lo shock per tutti è stato molto forte: i passeggeri hanno poi dovuto attendere qualche ora prima di essere trasferiti sui pullman e accompagnati alla vicina stazione di Bozzolo.
Ovviamente sarà l'iter legale a stabilire le eventuali responsabilità: rimane il fatto che morire in moto così è veramente qualcosa di inconcepibile in una societò in cui abbiamo forse troppa tecnologia e molto poco "cervello".
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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