Comprare una moto usata, sembra facile!
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10 Nov 2013
Trovare la moto che fa per noi non è così facile e potremmo incorrere in brutte sorprese soprattutto se ci rivolgiamo a venditori privati. Spesso per l’acquisto di una moto ci si rivolge al mercato dell’usato, sia perché i prezzi delle moto nuove risultano essere elevati, specie in un momento come questo non propriamente felice dal punto di vista economico, sia perché si ha la speranza, non vana, di riuscire a fare un buon affare, considerando che anche una moto di 4 o 5 anni fa è senza dubbio un gran mezzo.
Basta sbirciare negli annunci di moto usate e ci si rende subito conto di riuscire a trovare qualsiasi tipo di motocicletta a prezzi spesso allettanti, ma la probabilità di prendere una fregatura è sempre in agguato.
Una volta individuata la moto che fa al caso nostro e fatti i conti con il budget a disposizione, si inizia la ricerca.
Un primo indizio è sicuramente il formato dell’annuncio: ci sono fotografie dettagliate? La descrizione è quantomeno precisa? Siamo già sulla buona strada, anche se i furbi le pensano tutte, ma quanto meno il formato dell’annuncio ci da già una vaga idea di chi avremo di fronte.
Occhio poi al prezzo: è indubbio che questo sia tra i primi fattori di scelta, ma valutare la bontà di una moto dal prezzo richiesto dal proprietario risulta essere alquanto superficiale, specie se preso in valore assoluto.
Cerchiamo prima di capire quanto sia la valutazione effettiva della moto (anche guardando altri annunci simili), ci servirà come riferimento.
A parte casi eccezionali, consideriamo che nessuno fa beneficenza: noi che acquistiamo non vogliamo fregature ma, dall’altra parte, chi vende cura (giustamente) i suoi interessi e vuole concludere un buon affare.
Occhio al prezzo dunque, diffidate di moto che costano esageratamente meno rispetto alla media.
Non fatevi trarre in inganno da prezzi troppo bassi! Consideriamo la moto anche se il prezzo è superiore alla media: se una moto è praticamente nuova, tenuta sempre in garage, con pochissimi km oppure su di essa sono stati montate parti aftermarket (in questo caso chiedere sempre i pezzi originali e controllare che quelli montati siano omologati) è normale che per questa sia richiesta una cifra superiore alla sua valutazione, e ciò non esclude che risulti essere ugualmente un ottimo acquisto.
Rivolgerci per l’usato al concessionario spesso è conveniente per le condizioni accessorie, quali la garanzia obbligatoria che dovrebbe metterci al riparo da brutte sorprese.
Fatte tutte le nostre valutazioni, decidiamo di fissare un incontro con il proprietario della moto in vendita e quindi mettiamo in atto la corretta strategia.
- 1. Estetica della moto: una moto pulita in ordine non vuol dire nulla. Chi vuole vendere la può sempre aver lavata il giorno prima. Controlliamo lo stato di viti e parti metalliche. Se rovinate arrugginite o non conformi alle originali (o peggio ancora adattate), è indizio dell’effettiva cura del proprietario con la propria moto.
Al contrario vedere tutto in buono stato è indice di una moto curata. Non è una regola fissa, ma spesso lo stesso comportamento che si ha per la parte estetica, si mantiene per la manutenzione delle parti meccaniche, per cui potrebbe essere un indice da non sottovalutare. Fare caso anche alla presenza di eventuali graffi e di che tipo sono (potrebbero essere indicativi di eventuali cadute ); anche una verniciatura caratterizzata da tonalità diverse o dei segni sulle leve potrebbero essere indice di cadute.
- 2. Controllare lo stato di usura di catena, corona e pignone . Oltre a rendervi conto se la moto ha avuto una manutenzione decente può dare l’idea se il chilometraggio segnato sulla strumentazione sia corretto. ll cambio del gruppo corona-catena-pignone di solito è da effettuarsi ogni 30.000- 35.000km
- 3. Controllo di eventuali trafilaggi dai paraolii di forcella e mono posteriore, una serie di pompate può svelare se vi siano perdite o meno, oltre a constatare se le stesse sospensioni non siano troppo cedevoli (specie in caso di moto un po’ datate). Se qualcosa non va nella zone del vano batteria invece, ce ne possiamo accorgere da presenza di schizzi biancastri in prossimità della zona sottosella.
- 4. Verifica dello stato di usura delle pasticche e dei dischi: controllate se vi è la presenza di scalini o evidenti rigature sui dischi. Controllate anche lo spessore delle pasticche, se la moto è comprata dal concessionario questo dovrà fornirvela con freni in perfetta efficienza.
- 5. Una sbirciatina al libretto dei tagliandi. Verificare che siano stati fatti tutti con regolarità e da meccanico ufficiale o autorizzato dalla casa. Se manca la documentazione è bene farsi venire qualche sospetto.
- 6. Stato delle gomme : il loro consumo è indicativo del tipo di guida e, quindi di utilizzo, del proprietario; inoltre se usurate potreste richiedere uno sconto ulteriore sul prezzo della moto; controllare anche lo stato dei cerchi che no presentino segni di urti. Anche in questo caso se la moto è venduta da un concessionario lo stesso non potrà venderla con le gomme lisce.
- 7. Avviare il motore e, dopo averlo portato in temperatura, dare dei colpi di gas per rilevare eventuali anomalie o rumorini sospetti. Principale imputato nel caso di ticchettii anomali possono essere catena di distribuzione (per le moto dotate di questo componente piuttosto che la cinghia) o gioco valvole eccessivo (occhio perché un controllo gioco valvole è una spesa non da poco).
- 8. Se possibile, un giro di prova, è sempre il miglior alleato nel prendere giuste decisioni. Senza un vero giro di prova (non la passeggiatina in garage) non è possibile fare una valutazione seria della moto, quindi se non riuscite ad ottenerlo, diffidate.
- 9. Nel caso in cui la moto presenti pezzi aftermarket (porta targa, scarico, frecce e specchietti) verificare che siano omologati per uso stradale effettivamente, nel qual caso sarebbe buona regola farsi dare anche i pezzi originali.
- 10. Controllare l’effettiva corrispondenza tra i dati presenti sul libretto della moto e quelli sulla moto stessa (numero di telaio, numero del motore…) per evitare brutti scherzi. Controllate anche, a mezzo visura, che su mezzo non vi siano ipoteche o fermi amministrativi. Capita, a volte, di rimanere fregati. Pertanto attenzione.
Attenzione: alcuni concessionari, per evitare di garantirvi la moto, evitano di figurare come venditori. Come? Facendo da tramite tra due privati e prendendo la moto in “conto vendita”. Questa pratica, specie se non dichiarata, è scorretta. Quindi ricordatevi sempre di pagare direttamente il concessionario con assegno circolare o bonifico. In questo modo resterà traccia del pagamento.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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