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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Pedaggi autostradali unificati come pagamento in Europa

PedaggioEuropeoUnico

Viaggiare senza preoccuparsi dei pedaggi: l’Europa diventerà sempre più unita, anche in termini di mobilità. Il Servizio Europeo di Telepedaggio (SET,  vedi qui) potrebbe diventare realtà a breve dando la possibilità ai cittadini europei, di poter viaggiare con il proprio veicolo da un Stato membro all’altro senza doversi preoccupare dei diversi pedaggi autostradali.

Il SET (o meglio EETS) è regolamentato dalla direttiva 2004/52/CE e la connessa decisione 2009/750/CE, che si propongono di realizzare l’interoperabilità di tutti i sistemi di telepedaggio stradale nell’Unione Europea al fine di evitare la proliferazione di sistemi incompatibili che possano compromettere sia il funzionamento del mercato interno che il conseguimento degli obiettivi della politica dei trasporti. 

La Decisione della Commissione stabilisce inoltre i diritti e gli obblighi dei gestori che riscuotono i pedaggi, dei prestatori di servizi e degli utenti.

Gli utenti potranno sottoscrivere un abbonamento con il prestatore di servizi di loro scelta

I gestori dei pedaggi comunicheranno gli importi dovuti ai prestatori di servizi, che li fattureranno agli utenti.

I pedaggi pagati tramite il sistema EETS non possono essere superiori ai corrispondenti pedaggi nazionali o locali.

L’EETS doveva essere disponibile entro tre anni per tutti i veicoli stradali di peso superiore a 3,5 tonnellate o che possono trasportare più di nove passeggeri incluso il conducente

Il sistema era previsto fosse invece disponibile per tutti gli altri veicoli entro cinque anni.

Al di là del descritto quadro normativo tuttavia, ad oltre tre anni dall’adozione della suddetta Decisione, il mercato dello EETS ancora non è riuscito a decollare, in parte perché non tutti gli Stati membri della UE hanno adempiuto a taluni degli obblighi normativi previsti dalla Decisione, ma soprattutto perché ancora nessun EETS Provider ha provveduto alla propria registrazione presso uno Stato membro per poter avviare il servizio dello EETS, condizione imprescindibile per l’avvio del sistema: manca pertanto nel mercato uno degli attori principali di questo meccanismo previsto dalla norma europea.

La Commissione europea ha promosso l’avvio di un progetto pilota della durata indicativa di due anni, con il coinvolgimento degli operatori di alcuni Stati membri, in particolare gli Stati dell’Europa centrale, caratterizzati da maggiori flussi di traffico stradale, al fine di avviare quello che è stato definito un REETS, ossia uno EETS regionale, non aperto ai 27 Stati membri della UE, bensì solo inizialmente ad alcuni di essi, in modo che detto progetto pilota possa fungere da esempio e da esperimento per poter poi estendere a tutto il territorio della UE il servizio dello EETS.

Gli Stati membri UE in questione sono i seguenti: Austria, Italia, Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Polonia, con la Svizzera come osservatore.

Per questo motivo l’austriaca Kapsch TrafficCom, produttrice di sistemi intelligenti per la gestione del traffico, per i pedaggi stradali, gestione accesso aree urbane e sicurezza della viabilità, ha effettuato in tempi record il primo test del sistema EETS su 2.200 km di autostrade polacche

Il sistema di telepedaggio viaTOLL, (questo il nome scelto per il mercato polacco), si basa sulla tecnologia DSRC (Dedicated Short Range Communication) simile a quella del nostro Telepass che permette la comunicazione tra i dispositivi installati sui veicoli e singoli portali disposti lungo la rete autostradale.

In questo modo il pagamento del pedaggio avverrà senza alcun rallentamento, non dovremmo fermarci alle barriere, e farà riferimento alla strada percorsa da un portale all’altro.

Il sistema può essere facilmente integrato con le barriere esistenti, ma si distingue per la capacità di determinare il pedaggio in base alla classe del veicolo, della classe di inquinamento e dal peso massimo consentito.

E' probabilmente su questa base che il Ministro dei Trasporti tedesco vorrà introdurre le tariffe di pagamento per le proprie autostrade agli stranieri che le attraverseranno così come i gestori italiani vorranno mantenere le loro assurde classificazioni dei veicol con moto pari alle auto: più che una unità d'intenti ed una "europeizzazione" delle tariffe ci sembra che l'obiettivo sia quello di tutelare le peculiarità dei gestori locali semplicemente creando un "modus pagandi" sì, unificato, ma con tariffe ancora fortemente differenziate proprio per non ledere i "privilegi" dei singoli gestori.

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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