Il riscatto del sinistro
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04 Mar 2014
La riflessione parte dall'esigenza di evitare lo "scatto del "malus"...in caso di...(tocchiamoci..).
Perbacco! Quell’Alfa parcheggiata dietro di voi non l’avevate proprio vista, e, mossa la moto posteriormente, le avete appena sfiorato il paraurti.
Un danno da niente. Vedremo...ma si sa, basta poco per fare impennare il costo di un preventivo.
Comunque sono cose che capitano, ed anche i peggiori criminali hanno diritto a una seconda occasione, non si vede perché non debba essere concessa anche a voi, laddove il danno sia realmente irrilevante come dite.
In che modo? Ma è naturale, rimborsando alla vostra assicurazione il risarcimento effettuato al terzo. Il motivo è semplicissimo: per evitare lo scatto del malus in polizza.
Potrebbe costarvi più quello, considerato che ve lo porterete dietro per anni, piuttosto che metter mano al portafoglio adesso, restituendo alla compagnia quanto ha sborsato ora.
In tal caso non ci sarebbe scatto di malus e guadagnereste 3 classi, una perché non salireste di due, l’altra perché scendereste di una.
Non vi sembra vantaggioso? Peccato sia il metodo di restituzione che rasenti la follia, visto che chi ha riformato le modalità d’indennizzo, sembra abbia frequentato i manicomi.
Comunque noi ci proviamo a spiegare come funziona il meccanismo. Fate molta attenzione, è un percorso irto di ostacoli!
Punto primo, bisogna conoscere l’importo liquidato, solo in tal modo si potrà valutare se sia conveniente rimborsarlo. Ora, secondo voi, a lume di naso, chi è che dovrebbe fornirci questa semplice informazione? Naturalmente....beh, sì, siamo d’accordo. E invece? Invece no!
La vostra Assicurazione non ne sa una cippa, ovvero non deve saperlo per legge!
Già, proprio così: finendo tutti i risarcimenti nel calderone della cosiddetta Camera di Compensazione, le compagnie non devono conoscere l’importo dei risarcimenti effettuati, per loro conto, dalle consorelle.
E’ questione di etica, dicono loro....
Ma andassero al diavolo... Cose da pazzi..Ma resta il fatto che le cose stanno proprio così, solo il “Grande Fratello”, che nella fattispecie ha nome Consap, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici (il solito subappalto), può rivelare simili “segreti di Stato”.
E’ dunque ad essa che dovremo rivolgerci per conoscere quanto è stato pagato per quel tal sinistro che vorremmo provare a riscattare.
Sul suo sito istituzionale potrete scaricare il modulo di richiesta per svelare il mistero ed, una volta controllato l’importo, qualora voi lo riteniate ancora vantaggioso, compilare il link per avviare la procedura online di rimborso del sinistro...
Peccato che, nel frattempo, la polizza sarà scaduta già da un pezzo e, prima dì imbattervi in una pattuglia della stradale, sarete stati costretti a pagare il premio maggiorato, rinunciando ad aspettare i tempi biblici, occorrenti a modificare la vostra classe di merito!
L’unica è informarvi almeno un paio di mesi prima della scadenza di quanto sia stato realmente indennizzato, solo in questo modo, forse, riuscirete a venirne a capo in tempo.
Come dite? Ma come vi viene in mente? Siete proprio fuori di testa, sarebbe troppo semplice rivolgersi alla propria compagnia, effettuare un bonifico e chiudere la questione.
Ma tu senti che pretese...siamo in Italia, cosa credete??
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
Testo elaborato e concesso per la pubblicazione da Marco Tiddi - Roma (consulenza assicurativa)
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