Sempre e solo quando toccano parti sensibili…
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09 Giu 2013
..è questo quello che succede nella nostra penisola! La parola "urgenza" è abusata ed è quasi sempre il frutto di un'altra che si chiama "incuranza" o forse sarebbe meglio dire "menefreghismo".
Ma quando ci toccano nel vivo, in ciò che ci interessa direttamente, allora è URGENTE fare qualcosa!
E' un po' quello che è successo per il discorso della Regione Emilia Romagna quando ha provato a "toccare" il regno degli enduristi: apriti cielo è scattata la protesta (sacrosanta) degli stessi e gli appassionati di questa specialità hanno subito fatto fronte comune.
Come accade sempre più sovente è stato il web ad attivare contatti molto ben diretti da una persona come Luca Giaroli (un plauso da standing ovation per l'impegno) ed a far partire dal nulla in men che non si dica una raccolta firme, un sito web, insomma ad agire contro un palese sopruso.
Oggi siamo alla nascita di un "Comitato per l'escursionismo su ruote" (CER) e siamo certi che una specifica organizzazione sarà in grado di coordinare al meglio le iniziative volte a fronteggiare la decisione discutibile della Regione Emilia Romagna.
Ciò che ci amareggia, come Coordinamento Italiano Motociclisti (che fin da subito ha dato appoggio a questa iniziativa), è che il nostro promuovere una "prevenzione" su questi temi, viene costantemente inascoltato.
Se parliamo del problema degli stalli per moto a pagamento e proponiamo l'attivazione di una adeguata battaglia verso i Comuni che praticano illegalità nella realizzazione degli stessi (corretto rapporto tra stalli gratuiti e a pagamento), la risposta è "…..ma, tanto vado a parcheggiare da un'altra parte….".
Se parliamo del pedaggio dei passi alpini le risposte sono "…tanto ho uno scooter ed i passi non li faccio…" e quindi qui si potrebbe rispondere…."…tanto io l'enduro non ce l'ho…..chemmefrega!"
E alla via così…. gli enduristi potrebbero dire…."io l'autostrada non la faccio chemmifrega dei pedaggi folli…"
Abbiamo cercato di affrontare problematiche comuni che riguardano la sicurezza, i costi delle assicurazioni, le condizioni delle nostre strade, ma ci stiamo scontrando con il nostro più grande nemico: il moto-italiota, ovvero lo pseudo-motociclista praticante che non ha una coscienza di categoria!
Se si iscrive da qualche parte lo fa per mero interesse a breve (assicurazione recupero mezzi o RC), non comprendendo che così sostiene le stesse lobby consolidate che lo stanno impiccando con tariffe da strozzini!
Un'associazione come la nostra è paragonabile alla FFMC come "missione" e di conseguenza dovrebbe avere almeno 40.000 iscritti, ma così non è, e la conseguenza è quindi la difficoltà ad organizzare una protesta concreta, solida, con seguito idoneo.
Si possono fare battaglie di "nicchia" come questa sull'escursionismo, magari constatando di qui a qualche anno che la stessa sarà svaporata in quanto non ci sarà più il problema, oppure scoprire che ci sono centocinquanta associazioncine che si occupano dei guard rail assassini non venendo a capo di nulla..
Così non si va da nessuna parte! Ci vuole una sinergia totale tra costruttori di motoveicoli, associazioni di motociclisti, associazioni dei Comuni, Forze dell'ordine, etc… , isolare gli argomenti su cui fare fronte comune ed agire sulle istituzioni con proposte concrete con il più alto numero possibile di sigle associative/sindacali.
Altrimenti sarà sempre "urgenza", "tragica fatalità", e mai "prevenzione" e "responsabilità di categoria"… se vi va bene così..continuiamo così, "facciamoci del male...."
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