Se non siamo soli sulla sella!
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13 Mar 2013
Come dobbiamo comportarci con un passeggero/a che sale in moto per la prima volta con noi, che potrebbe anche essere la sua prima volta in assoluto? Per evitare che la prima esperienza possa risultare sgradevole, se non traumatica, ci sono alcune precauzioni da prendere.
La prima regola, sta nell'offrire il casco, che può essere anche il nostro ormai dismesso (a patto che gli interni siano stati accuratamente lavati e che la calotta non abbia subito urti eccessivi), ed in ogni caso si consiglia di avere sempre un sottocasco (pulito) da consegnare con il casco stesso. Il costo del sottocasco non è per nulla elevato, ed ogni volta che viene usato, è d'obbligo lavarlo.
Prima di consegnare il casco è utile spiegare come infilarlo, levarlo ed allacciarlo, magari con una dimostrazione pratica su se stessi.
Ovviamente sarebbe bene che anche il passeggero fosse ben attrezzato sotto il profilo dell'abbigliamento tecnico, ma non sempre si può pretendere che per una "uscita domenicale" si faccia shopping "completo" di sabato per una cosa che potrebbe essere "occasionale"….
In ogni caso da bandire infradito, sandali, hot pants, costumi da bagno come unico "abbigliamento": anche solo un bel paio di scarponcini da montagna o scarpe da ginnastica alte possono andare bene, così come dei jeans robusti (in mancanza di qualcosa di meglio) ; importante anche poter mettere dei guanti in quanto le mani del passeggero sovente rischiano più delle nostre !
Il secondo passaggio da affrontare è la salita in sella. Dobbiamo capire che la persona che accetterà di essere trasportata, è sicuramente tesa, oppure intimorita, o comunque un po' preoccupata. Per sciogliere tale stato d'animo, è necessario mettere non solo a proprio agio ma anche non far sentire imbranato il passeggero.
Spiegare quindi per bene come salire in sella, passo per passo, è atto di estrema educazione, (il modo migliore è appoggiare un piede sulla pedana e sollevarsi da quest'ultima, appoggiare le mani saldamente sulle spalle del pilota e portare la gamba opposta sopra la sella, analogo discorso per scendere, sollevarsi sulle pedane, afferrare le spalle del pilota e portare la gamba dal lato di discesa passando sopra la sella).
Al pilota, una volta ultimata la spiegazione, rimane il compito di tenere salda la moto per accompagnare la salita o la discesa del passeggero, magari tenendo aperto il cavalletto laterale per frenare una caduta imprevista (da fermi) (salire sempre dal lato del cavalletto laterale).
Terza regola, ma non meno importante, la guida. Se non siete amici intimi e se non avete molta confidenza, è imbarazzante per il passeggero "appoggiarsi" sopra il pilota, e le maniglie d'appiglio non danno alcun supporto se la guida è brusca... e di stile sportivo. Proprio per questo imbarazzo il passeggero tende ad attaccarsi alle spalle o alle braccia, cosa pericolosissima durante la guida, è quindi necessario dare le opportune indicazioni
La velocità inoltre non sempre può essere apprezzata, ed esagerando potreste cogliere l'occasione di convincere il passeggero che tutti i motociclisti sono matti, e che la moto non fa per lui... (tale discorso potrebbe valere se il passeggero è del sesso opposto al vostro e volete fare colpo).
Si consiglia quindi di moderare la velocità, prudenza nella guida, evitare pieghe eccessive e accelerazioni o frenate improvvise, eviterete così imbarazzi, o peggio ancora di intimorire il vostro passeggero: la parola d'ordine è "dolcezza" e quindi una guida "morbida" evitando strappi di sorta.
Ultima attenzione. Premunirsi di uno stick (disponibile in farmacia) a base di ammoniaca, nel caso in cui il passeggero venga punto da un insetto.
Piccole accortezze che fanno la differenza, e potrete essere certi che verranno ben apprezzate.
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