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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Buon 2015 ai Motociclisti (se ci siete, battete non uno ma due colpi!)

Buon 2015

Non inizia sotto i migliori auspici per gli amanti delle due ruote ed un motore, questo Nuovo Anno: soprattutto chi ha conservato con passione e dedizione mezzi fino ad ora definiti “storici”, scoprirà che tali non lo sono più!

Il “rottamatore” ha deciso di cambiare le regole e di porre il problema se “rottamarli”, o farli diventare mezzi “normali a tutti gli effetti con i costi che ne derivano.

L’episodio è l’ennesima dimostrazione che in Italia NON esiste un “qualcosa” che TUTELI i Diritti dei Motociclisti in modo forte e peculiare come avviene, ad esempio, in Francia: non siamo “francesi”, siamo italiani, quindi anarchici, individualisti, protestiamo sempre a parole, ma poi NEI FATTI, pieghiamo la testa e ci “arrangiamo”.

Vero è che circolavano mezzi con ventanni di anzianità non in funzione “storica” , bensì come veri e propri mezzi che rappresentano una mobilità quotidiana, e questo sovente va a sposare quel concetto di “furbizia” italica che il “rottamatore”, voleva colpire, ma un conto è andare al lavoro con una Land Rover che ha ventanni sul gobbo considerata “storica”, un conto è andarci con uno “scooter” di analogo periodo….che frena come frena.....insomma, mezzi diversi, rischi diversi, valutazioni diverse...

Insomma, forse dei “distinguo” fra due e quattro ruote si potevano fare… anche in virtù di un patrimonio “storico” italiano che forse vedrà una evaporazione oltre confine….come già avvenuto per i natanti.

Non sarà l’ultima sberla che prenderanno i Motociclisti, è facile essere profeti: già per le revisioni si potrebbe prospettare un conto salato, anche se nel 2015 non subiranno (forse) variazioni di tempistica, ma visti accordi importanti con società che dei controlli tecnici fanno il loro “core-business”, con associazioni di motociclisti con tanti iscritti e vista la “libertà” data dall’Europa su tale materia per una legislazione “nazionale” almeno fino al 2020…beh…hai visto mai che si passi alla tanto richiesta “annualità” di controlli tecnici per mezzi PERICOLOSI come i motocicli?!

Uccelli del malaugurio? O semplicemente abbiamo “unito i puntini” come ci fa nei giochini enigmistici? 

Mah. Difficile dirlo ora, ma il classico “l’avevamo detto”, è, sovente, l’amara constatazione di chi ha occhi per vedere ed orecchie per sentire.

In una società dove occhi ed orecchie sono sature di informazioni di ogni tipo, tranne quelle che servono, ovvero dove è in atto una chiara ed ormai consolidata prassi del dire tutto, dire tanto, per non far vedere quanto andrebbe conosciuto, in quanto è “doloroso”, o fonte di accordi non sempre trasparenti.

Vorremmo che almeno i Motociclisti, che si ritengono sovente una “razza a parte” nel panorama di chi fa una scelta di mobilità, fossero DIFFERENTI in questa visione di “sudditi”, che si ribellassero a questo stato di cose, ma non con un “mi piace” sui social network, o con l’ennesimo “gruppo” nato di lunedì e chiuso di giovedì…

Vorremmo che capissero che il 2015 è l’anno dell’ULTIMA CHIAMATA, che o si fa qualcosa TUTTI insieme, oppure si dovrà accettare il proprio ruolo di schiavi con l’ennesima corda al collo ed i ceppi ai piedi….sempre su una sella forse (finché te lo puoi permettere, perché la moto con la crisi evapora facilmente…).

Già alcuni di noi “volontari” hanno mollato, consci che alla categoria NON interessa un “progetto” come il nostro, certamente demoralizzati per i dinieghi, le polemiche e le risposte ricevute in anni di “militanza”, altri forse lo faranno a breve, qualcuno è incredulo che la categoria non abbia una coscienza e rimarrà sulla barricata come ad Alamo!

Vada come vada, l’augurio di un BUON ANNO, lo facciamo comunque: per chi di noi ha vissuto questa esperienza d’impegno sociale, forse sarà un anno di buon sonno ristoratore, in attesa che i tempi cambino, conscio di aver voluto alzare la testa e tentato di essere un Cittadino in Moto e non un suddito…., per altri ci sarà la rabbia, la frustrazione, l’impotenza di rappresentare una voce inascoltata.

Ma la storia, da Colombo a Marconi (ma gli esempi sono tantissimi), dimostra che in Italia, la compagnia di chi indica spesso la strada migliore, inascoltato, è GRANDE!

BUON ANNO!!!

Coordinamento Italiano Motociclisti
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