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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Secondo voi, costui è un “motociclista”?

MotoA Scuola

La cronaca presenta storie di tutti i generi e sotto il termine “motociclista” troviamo di tutto… nel bene e nel male: l’episodio che citiamo è difficile da classificare, ma si vuole ricordare che il “sentiment” generale della nostra società quando si parla di “motociclisti” tende, quasi sempre ad esaltare gli aspetti negativi, cosa che getta discredito alla categoria intera.

Se poi molti appartenenti alla stessa si danno da fare da soli per contribuire in senso non certo positivo, diventa difficile, se non inutile, tentare di difendere la stessa.

Quello che si descrive è un parcheggio perlomeno discutibile, quello del "signor preside" di una scuola del centro Italia.

Ora l’insegnante (sic!) in questione si appresta ad ospitare nella sua scuola, nell’ambito del programma “Dialoghi sulla città”, giornalisti di fama in quanto il suo intento è quello di distinguere tra “informazione costruttiva e positiva e informazione-spazzatura”.

E tra la “spazzatura”, probabilmente, il preside del Polo scientifico di Sulmona, Massimo Di Paolo, considera chi, una decina di giorni fa, lo ha beccato con “le mani nella marmellata” pubblicando sui giornali la notizia che vedeva il suo istituto trasformato in un garage.

A dargli questa nuova destinazione d’uso, d’altronde, è stato proprio lui che, sorpreso da un acquazzone mentre era a lavoro, ha pensato bene di parcheggiare la sua moto, una Bmw GS, dentro un’aula del liceo scientifico che dirige.

Tra banchi e computer, così, gli studenti si sono ritrovati l’indomani la imponente moto in vetrina (ben visibile cioè dalla porta finestra dell’aula): un esempio, non proprio edificante, di come utilizzare la cosa pubblica.

Tanto più che la scuola dista dalla sua abitazione cinquecento metri scarsi, forse troppi per affrontare Giove pluvio e persino di rischiare che il gioiellino a due ruote prendesse umidità sotto il pur ampio portico d’ingresso.

“Fuori pioveva – si è giustificato il preside – la moto è rimasta lì solo un giorno” e tutto il resto è sterile polemica. 

Chissà se saranno dello stesso avviso Le Iene di Italia 1 che il preside ha invitato nel ciclo di incontri programmato, certo critici sono stati gli studenti (che hanno scattato la foto e la hanno condivisa su Facebook) ed il popolo del web che, in calce alla notizia riportata da diversi quotidiani, ha commentato con sarcasmo e sconcerto.

Non tanto e non solo per il gesto in sé, quanto per il fatto che il dirigente della scuola sulmonese, già candidato con scarsi risultati alle ultime regionali con il Pd, esige nel suo istituto ordine e disciplina. 

Un vero “Bmwista”.

Testo dell’articolo di Patrizio Iavarone

Fonte: http://www.restoalsud.it

Nota del Coordinamento Italiano Motociclisti: ciò che sconcerta è la motivazione ovvero il fatto che "fuori piovesse"; pensiamo ai tanti scooter e moto parcheggiati all’addiaccio in città come Parigi viste con i nostri occhi o alle vicissitudini di chiunque di noi che usa la moto in inverno nella città del nord che non pensano certo di parcheggiare il proprio mezzo in Prefettura, od in ospedale, od in generale nel proprio luogo di lavoro.

E poi cribbio! Tutta questa fiducia nel mezzo teutonico e poi il preside forse temeva che dopo una giornata sotto la pioggia il mezzo bavarese lo avrebbe tradito alla prima accensione?

Ma dai....

Coordinamento Italiano Motociclisti
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