I Motociclisti seri…… non ci sono più? O ci stiamo sbagliando?
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16 Dic 2014
La citazione obbligatoria è riferita alla canzone di Marco Masini il cui testo nasce anche dalla mitica penna del buon Bigazzi, ed indicava le “ragazze serie” quelle che non erano più presenti (vedi questo link)
Ora, è chiaro che questa è una scusa per porre l’argomento, ma la domanda vera che poniamo se esista nell’idea “collettiva”, “sociale”, una corretta figura di Motociclista che non sia carico di pregiudizi infondati, di stereotipi consolidati e retrivi, diremmo ormai senza supporto alcuno (forse).
E’ facile constatare, ad esempio, che ogni qual volta una amministrazione comunale di qualsiasi colore ha nel proprio operato la creazione di nuovi parcheggi, gli spazi o stalli per moto o scooter vengano sommariamente cassati o nemmeno presi in considerazione.
Questo probabilmente avviene perché nelle amministrazioni stesse NON esistono Motociclisti Seri ed intendiamo per Seri “politici” che NON abbiano timore a dimostrarsi tali e difenderne la figura in ambito istituzionale.
Molto più comodo assumere la patente di automobilista o meglio ancora (è più trendy…) quella di ciclista e quindi lottare per piste ciclabili o spazi auto per disabili, probabilmente anche corretto dal punto di vista prioritario dei propri ritorni elettorali, ma è così difficile dire “Io sono un motociclista e ci terrei ci fossero spazi dedicati alle due ruote ed un motore?”.
Facile andare in Nazioni oltre le Alpi e constatare invece il rispetto della nostra figura con parcheggi per disabili in auto, per persone anziane (spazi grigi) o per donne in gravidanza (spazi rosa), e per scooter e moto, insomma il MASSIMO rispetto di tutte le figure proprio per EVITARE lotte fra “poveri”, dove ci si scanna sopravanzando i diritti altrui….dove arroganza e protervia vincono proprio perché chi dovrebbe creare le premesse per il rispetto di TUTTI, ha “dimenticato” qualcuno…
Diciamo anche che quel “qualcuno” che saremmo poi noi motociclisti, non fa molto per rendersi apprezzabile, visibile, e non parliamo di Hi-Viz, ma di “cadreghe”, di “politica”, di partecipazione civica insomma..
"La moto è tempo libero….che palle, ma debbo impegnarmi anche qui, ma dai, così non mi diverto più…palle…ma lasciate perdere, dai, la moto è divertimento, cazzeggio, non posso fare il serio anche qui, ho già il lavoro che rompe.."
Giusto! Perfetto... siamo una banda di goliardi cazzoni entusiasti dei motori in libertà... lasciateci in pace, dai... tutte ‘ste cose sono pallose, giusto... è “tempo libero”!!!!
Benissimo. Ovviamente quando capiterà che beccherete una buca di troppo o un guard rail farlocco e vi farete male, sarete d’accordo con noi che “anche quello è tempo libero”, no? Ci sta….fa parte delle regole del gioco, no? E’ giusto che sia così…..è tempo libero….quindi siamo liberi di pagare le autostrade come le auto ed i pedaggi alpini anche se in TUTTA Europa le moto non le pagano….
Ma chissà come mai in Francia come in Inghilterra i motociclisti hanno tutte queste attenzioni? Possibile che là le cose funzionino in modo diverso? Che lì NON sia “tempo libero”?? Che ci siano Motociclisti Seri che si rendano VISIBILI nei posti chiavi della Società Civile???
Ecco…in Italia, “i motociclisti SERI”, non ci sono più…”.
Per chi vuole smentire questa posizione, un progetto SERIO c’è….. vedi sotto…esistono almeno 1.000 Motociclisti Seri che si IMPEGNINO per la NON così elevata cifra di 50 euro in un ANNO per DIFENDERE SE' STESSI?? Non dovete a CANDIDARVI a nulla, potrete girare tranquillamente in moto....ci impegneremo NOI a DIFENDERE la categoria, ma un GESTO di COSCIENZA LO DOVETE FARE TUTTI VOI CHE LEGGETE!
Coordinamento Italiano Motociclisti
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Partecipate al nostro progetto per la tutela dei motociclisti :
http://www.derev.com/supportacim
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