Siete dei bikers puzzoni o dei “damerini pulitini”?
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03 Set 2014
Insomma vi lavate per benino o preferite il concetto che “il biker ha da puzza’!” e di conseguenza anche il vostro abbigliamento da motociclista ne è la conseguenza?
Che facciate una scelta oppure l’altra sarete certamente voi gli artefici della stessa e quindi ne vivrete le ovvie conseguenze!
Le case produttrici di abbigliamento per motociclisti hanno fatto un grande sforzo negli ultimi anni per produrre capi con tessuti iper tecnologici e sono nate in questo settore interessantissime novità.
Se in passato era la pelle nelle sue tanti varianti (ovina, caprina, di muflone, di scotennamento di biker della parte avversa, ehmm…no scusate, stavamo esagerando..), dicevamo...una volta era la pelle l’unica scelta, oggi tra gore-tex, kevlar, cordura, etc…l’imbarazzo nella scelta è notevole.
Ma un indubbio vantaggio di questi tessuti è proprio la loro possibilità di essere lavati con risultati sorprendenti: se la scelta in passato era quasi obbligatoriamente quella del “nero” per “tenere lo sporco”, oggi l’abbigliamento per motociclisti vede un’ampia scelta di “tenute” considerando anche quelle più vistose Hi-Viz che per rimanere tali non possono essere piene di morchia, ovviamente!
Ecco quindi che nel passaggio della stagione (chi ha la possibilità di almeno due “tenute” motociclistiche, ne ha una per il caldo estivo ed una per i climi rigidi), è bene provvedere ad un intenso quanto attento lavaggio dei capi stessi per riporli nell’armadio per la stagione successiva.
Ogni capo d’abbigliamento contiene un piccolo libretto con le adeguate istruzioni per il lavaggio e comunque le etichette sul capo stesso (lo sappiamo, il libretto lo avete buttato via con lo scontrino e manco lo avete aperto…) contengono icone chiarificatrici, ma in linea di massima, dopo aver TOLTO le protezioni (no quelle NON le dovete lavare…) un lavaggio in lavatrice evitando le alte temperature, è la scelta, di norma.
Da evitare assolutamente il ferro da stiro, quindi se avete un/a partner maniaco/a dell’appretto e dei colli rigidi ….beh…cambiate partner, oppure fatela voi questa operazione, va…. in fondo se il motociclista è un po’ un “guerriero” della strada, beh… o si cerca un fido scudiero, oppure le armi con cui va in battaglia se le gestisca lui!
Veniamo ad un capo d’abbigliamento che è qualcosa di più: il vostro elmo, pardon il casco, beh ci siamo capiti, no?
Siete dei forforosi? Vi puzzano sovente i capelli? Non vi da’ un po’ fastidio quell’odorino quando indossate il vostro copricapo? Beh…nessun problema, la maggioranza dei caschi oggi in produzione consentono lo “smontaggio” della parte interna ed il loro lavaggio… hanno delle parti di plastica per le connessioni, quindi state attenti quando sfilate il tutto!
Un lavaggio a temperatura bassa, un bel risciacquo, un attento rimontaggio, ed il vostro casco sarà tornato alle origini! Avete sbagliato sapone ed avete usato uno alla lavanda e adesso tutti vi prendono in giro quando togliete il casco? Non preoccupatevi, è solo invidia…. per intanto quando entrerà l’aria nelle feritoie del casco…..beh…saranno tante le imprecazioni che lancerete, ne siamo certi!
Una possibilità è il caro vecchio sapone di Marsiglia (che in realtà sarebbe d’Aleppo, per quanto attiene alle origini…); all’inizio da’ quel buon sapore di bucato (oltre a sgrassare effettivamente), ma poi passa prima di tanti altri profumi artificiali, di norma molto fastidiosi.
Un capitolo a parte riguarda stivaleria e guanti che hanno delle precise indicazioni in base ai materiali utilizzati (se pelle…è un discorso, se andiamo su prodotti tecnologici di altra natura, è altra storia); l’utilizzo di prodotti di “bellezza” a volte è miracoloso ed in grado di rinnovare capi che iniziano a mostrare il segno dei tempi.
Le aziende offrono indubbiamente prodotti molto validi e molto duraturi: una buona manutenzione può farvi risparmiare molti soldini ed un cambio prematuro degli stessi e vista la crisi, meglio mettere benzina nel serbatoio e divertirsi in giro con la vostra moto, che cambiare abbigliamento a piè sospinto.
Non ce ne voglia chi vende abbigliamento per motociclisti, ma vero è che oggi si vendono prodotti di qualità e quindi il consiglio è di spendere BENE con prodotti validi se si vuole che gli stessi durino a lungo e svolgano efficacemente la loro funzione!
Magari anche spendendo qualcosa di più investendo in capi sicuri e certificati, il risparmio in questi casi a volte è un grosso errore!
I caschi poi vanno sostituiti quando perdono le loro caratteristiche di vestibilità e se vi “ballano” è meglio cambiarli, pena la loro inutilità!
Coordinamento Italiano Motociclisti
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