Dialogo tra una motina ed un non so (parafrasando Gaber) - decima parte
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02 Set 2014
Alla fine della nona puntata abbiamo lasciato la nostra motina tutta esaltata per il suo primo tagliando…quante emozioni avrà vissuto sotto le sapienti mani dei nostri amati meccanici!
Ma oggi l'argomento che trattiamo è delicato e va fatta una doverosa premessa: le posizioni espresse sono tutte frutto della "motina" stessa e non sempre le possiamo condividere come Coordinamento Italiano Motociclisti… per noi moto e scooter sono "fratelli" di sangue, che vivono la stessa realtà della strada…ma comprendiamo appieno lo sfogo di chi ha più cavalli da esprimere e soffre nel vedere comportamenti nn sempre consoni ad una etica stradale corretta…
Ma ricordiamo che molte "motine" sono nate dalla "costola" di molti scooter….insomma è come l'eterna polemica tra uomo e donna..ma per cortesia che NESSUNO si offenda….tutto va letto con il sorriso stampato sulla faccia….
Lo stesso che abbiamo quando scorrazziamo per strada con la nostra motina o con il nostro amatissimo scooter….sia chiaro!
NONA PARTE - "Gli scooter visti da lei – la mia motina – (praticamente un monologo)"
Come al solito, scendo nel box per andare a prenderla – lei, la mia motina – ma avvicinandomi sento uno strano borbottio proveniente dall’interno, mi avvicino senza far rumore e senza aprire il box e mi metto ad ascoltare: è lei che parla da sola e si lamenta.
"Ecco, lo sapevo che finiva così, a parlare da sola, ma non ce la faccio più, mi devo sfogare. Sono stufa di tutti quegli scooter presuntuosi ed arroganti. Non rispettano niente e nessuno. Mancano di rispetto persino ai pedoni, per non parlare di tutte le volte che sorpassano dove non è consentito, superano i limiti di velocità e non si curano dei semafori rossi: sono un pericolo per loro e per gli altri.
Per non parlare poi dei cinquantini, sono peggio delle mosche d’estate, sempre in mezzo anche dove non potrebbero nemmeno circolare, e mai una volta che ti facessero passare, sempre li davanti ad intralciarti, e anche nei parcheggi si infilano ovunque anche a costo di non farti muovere. Ormai ho imparato a conoscerli, ma ogni giorno comunque scopro qualcosa di nuovo: in prima posizione per il mancato rispetto delle regole sono i cinquantini in genere, spesso guidati da ragazzini i cui genitori dovrebbero essere puniti per non averli adeguatamente educati; poi ci sono gli Honda Sh di ogni ordine e grado, sempre spavaldi e sbruffoni, convinti di essere “i mejo” ma che invece sono solo dozzinali e qualunquisti senza anima.
Adesso arrivano i maxi scooter, vasche da bagno che ostinano a chiamare moto, T-max, Burgman e Majesty in primis, guidati senza criterio da coatti over 40 senza cognizioni di guida sulle due ruote, sempre pronti a creare il panico pur di essere i primi, ogni tanto ne ho visto qualcuno schiantato con sommo gusto, dovrebbero obbligare certa gente ad un corso di guida su due ruote prima di permettergli di scendere dalla loro Audi/Golf e montare su due ruote spacciandosi per motociclisti, questo loro modo di fare – ad imitazione di quando sono in auto – è una vergogna per chiunque si possa dire motociclista. E adesso basta, mi sono sfogata abbastanza per oggi, speriamo solo che non mi abbiano sentita…….."
A questo punto apro il box, lei è li, come al solito, solo un po’ più calda del normale. Le chiedo se è tutto a posto.
"Si si, tutto a posto, dai sbrigati che dobbiamo andare, altrimenti fai tardi..:"
Obbedisco, metto il casco e partiamo, farò finta di non aver sentito….un po' la capisco poverina (quanta sofferenza in quel motore soffocato dal caldo cittadino…), ma c'è posto per tutti sulla strada, dai…
FINE DECIMA PARTE
Coordinamento Italiano Motociclisti
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