Il Motociclismo è nelle mani dei Motociclisti?
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26 Lug 2014
L’uso della “M” maiuscola non è casuale e lo diciamo da tempo: un conto è possedere, acquistare un motoveicolo, un conto è sposare una filosofia di vita (tutta la vita) che metta al centro della stessa la passione del motociclismo: sono situazioni molto differenti che condizionano tutto ciò che ne deriva.
Molti “diventano” motociclisti con l’acquisto di un mezzo a due ruote ed un motore, ma per molti motivi nel giro di un determinato tempo, venderanno lo stesso e questo loro periodo di vita avrà un tempo “x” che andrà da “a” a “b”, ma la “cosa” finisce lì.
Altri acquistano il mezzo a due ruote ed un motore per “moda”, perché “in compagnia ce l’hanno tutti”, e quando cambierà la scelta dei leader della stessa anche loro si adegueranno nel più bieco conformismo (".....ma davvero vai ancora in moto? Ma dai?! Adesso tutti hanno la "bici elettrica", la "barchetta", lo "spider", etc....a scelta...).
Ma se questa sovente è la “platea” dei motociclanti, cosa succede nelle “stanze dei bottoni”, là dove si decidono i destini della categoria, volente o nolente, ovvero di una base che non esiste, frazionata in tribù che non contano nulla proprio per la manifesta incapacità di fare “sistema”?
Ha fatto riflettere un episodio raccontatoci da un titolare di officina di riparazioni, il quale recatosi presso una concessionaria di una nota casa di motoveicoli si è trovato il piazzale antistante la stessa occupato in modo arbitrario da un mega SUV di proprietà di due dirigenti del marchio stesso.
Tale spazio è quello dove, di norma, i motociclisti che si recano in visita alla concessionaria amano parcheggiare: già il fatto che due dirigenti della casa non comprendano che uno spazio finalizzato alle motociclette davanti ad una concessionaria sia “sacro”, la dice lunga, ma chi ha raccontato il fatto ha anche ribadito che gli stessi dirigenti, sollecitati e rimproverati da lui, hanno candidamente ammesso di non aver mai guidato una motocicletta!
Se chi progetta, vende, ripara, etc.. i motoveicoli, non li ha MAI guidati, cosa potrà mai CAPIRE del Motociclismo e dei suoi problemi?
Aggiungiamo il fatto che molti “deputati” (il termine "onorevole" andrebbe abrogato, visto che di "onorevole" molti di loro hanno dimostrato di non avere nulla...) che dovrebbero decidere nelle relative Commissioni dei Trasporti ad argomenti di nostra pertinenza, non sanno nemmeno cosa voglia dire guidare uno scooter, indossare un casco, un giubbotto con le protezioni, etc.. e di conseguenza il perché di certe decisioni assurde è palese!
Per non parlare poi di certi “quadri” alti di associazioni o organizzazioni che dovrebbero avere a cuore questo mondo: sovente, forse, hanno come “mission” la VENDITA dei motoveicoli, o fare molte tessere oppure vendere molte riviste di settore, ma quanto la “pratica” e la “passione” del motociclismo sia radicata nelle loro coscienze, beh… qualche dubbio lo abbiamo.
Questo spiegherebbe però la ragione per cui le grandi problematiche che toccano i Motociclisti sono, di fatto, irrisolte da tempo immemore e non se ne vede una via d’uscita: i Motociclisti sono pochi (pochissimi) e soprattutto NON sono nei posti chiave dove si decide il loro destino, e sono fortemente individualisti!
Chi poi potrebbe essere un “testimonial” attivo di queste tematiche sa buttare molto bene il sasso nello stagno ma quando si tratta di tirare fuori la “manina” dalla tasca per firmare una petizione per chiedere la riduzione dei pedaggi autostradali se ne guarda bene, e questo non aiuta certo la categoria dei praticanti della domenica!
Pessimisti? Non lo crediamo e lo sta dimostrare il poco consenso in termini di iscritti che l’UNICA Associazione sulla scena da oltre ventanni che ha nel proprio Statuto la DIFESA e la TUTELA dei Motociclisti, che ha legami stretti con l’analoga rappresentanza francese ed Europea, ha raccolto nella propria nazione.
Difficile cambiare questo stato di cose (va tutto benissimo? Ma ci credete proprio? Se tutto va bene, non serve certo un'associazione che difenda i Motociclisti...) senza un impegno diretto, senza togliersi i guanti di pelle e sporcarsi le “manine”, o peggio senza aprire il portafoglio per farne uscire 15 o 20 euro “sporchi, maledetti e subito”….
Chi è causa del suo mal…
Coordinamento Italiano Motociclisti
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