Dialogo tra una motina ed un non so (parafrasando Gaber) - quinta parte
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17 Ago 2014
Alla fine della quarta puntata avevamo lasciato il nostro dinamico duo al termine di una giornata appagante, pur consci dell'imminente arrivo della routine del giorno dopo, ma come si dice "domani è un altro giorno…" ed anche un'altra settimana di duro lavoro, di strade d'andata e di ritorno…di dialoghi un po' assurdi...
QUINTA PUNTATA - "La municipale".
Un’altra settimana di lavoro è finita, finalmente è sabato, quasi quasi ne approfitto per andare a fare un giretto e trovare qualche amico, tanto un paio d’ore per me ci scappano e magari passo anche a fare un po’ di spesa. Scendo in garage, apro il box, e la trovo ancora sonnecchiante che mi guarda stupita.
"Ma come, non dovevi rimanere a casa oggi ?? Non è per caso il <sabato del motociclista> ??"
"Hai ragione, infatti nel pomeriggio ho un sacco di lavoro arretrato a casa, ma questa mattina si esce, dobbiamo fare un po’ di spesa alla Bottega del Commercio Equo e poi passiamo anche a trovare Mauro".
"Ah !!… mi pareva strano che saremmo usciti fuori per un bel giro come si deve !!"
"Su, non ti lamentare sempre, ora ti scaldo per benino, metto il casco e andiamo. Certo che adesso sono io a sentirmi strano, mi sembra così naturale parlare alla mia motina, quasi non vi faccio più caso….assurdo!".
Bene, si parte, piano per scaldare per bene il motore, prima fermata – come al solito – dal giornalaio, poi via per il solito stradone. Lei ormai non si lamenta più per la scarsa velocità, ha capito il predicozzo e porta pazienza. Adesso siamo davanti al mercato coperto, ma non è mattina presto, è sabato ed una folla di auto si accalca in tripla fila per stare il più vicino possibile all’ingresso, e come al solito manco un vigile a tenere ordine.
"Certo che le autovetture sono proprio pigre, le vedi tutte accatastate in pochi metri quando basta spostarsi più in là per parcheggiare comodamente….!"
"Lo so, hai ragione, ma che ci vuoi fare, noi siamo diversi, vorrei dire migliori ma poi dicono che sono esagerato".
Non faccio in tempo a finire la frase che al primo slargo della strada, poche centinaia di metri dopo il mercato, ecco una pattuglia della polizia municipale che ci intima l’alt.
"Ma come – fa la mia motina – anziché andare a far sgombrare la strada dalle macchine in tripla fila fermano noi che andiamo così tranquilli da sembrare fermi ??!!"
"Shhhhhhh, fai silenzio, meglio non contraddirli, altrimenti ci potrebbe scappare una multa…."
Li saluto cortesemente ed alla loro richiesta, mostro accondiscendente tutti i documenti, compreso il bollino blu.
"Ma che fanno ??!! Perché mi girano intorno sospettosi, perché mi toccano dietro ??!! Digli qualche cosa, ho paura".
Dentro di me penso a come tranquillizzarla, proprio adesso non le posso parlare, mi prenderebbero per matto, sono però tranquillo, lei è praticamente tutta originale salvo cose di poco conto, quindi tento l’approccio tranquillo e scherzoso con gli uomini della pattuglia, ma non faccio in tempo ad iniziare il discorso che loro mi anticipano.
Iniziano uno strano discorso sulla mia moto che non hanno mai visto in giro, sul suo strano colore, si stupiscono che sia questo modello, e mi chiedono il perché dei due grossi scarichi sotto la sella.
Io con lo sguardo tranquillizzo la motina e li seguo nel loro discorso, provo anche a complimentarmi per la loro dedizione al servizio di sabato mattina, accennando al fatto che davanti al mercato c’è un caos fatto di macchine in tripla fila che bloccano anche gli autobus.
Loro – soddisfatti per i complimenti ricevuti – me ne fanno altrettanti per la condotta di guida e per la completezza e correttezza dei documenti (il famoso bollino blu) ma sconsolati dichiarano che non possono intervenire sulle auto per non turbare i commercianti, e tirano fuori la scusa della crisi e che se mandano via le auto i commercianti non vendono.
Io bevo la fandonia o ciò che a me sembra tale, e mi rimetto in tasca i documenti, saluto e riparto. Appena in moto, a qualche metro dalla pattuglia, ecco lei che riprende a parlarmi.
"Certo che sono proprio strani, se la sono presa con noi quando potevano andare a colpo sicuro con le multe alle macchine messe male, meno male che non ci hanno fatto niente, mi sono solo dovuta subire un paio di palpatine al posteriore…."
"Hai ragione, ma è sempre meglio non disturbare il cane che dorme, non si sa mai quello che a volte può generare una multa magari anche per un malinteso. Comunque è passata, ed ora dobbiamo continuare nei nostri giri e sbrigarci a tornare a casa che ci aspetta il <sabato del motociclista>".
A volte sembra che questa moto mi legga nella mente…ho quasi paura di pensare cose non proprie corrette e metterla sulla cattiva strada…. le moto si sporcano con l'olio ed il grasso, ma sovente sono molto più ingenue e pure di tanta umanità!
Giro la chiave, scendo di sella... è l'ora degli acquisti!
FINE QUINTA PUNTATA
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Coordinamento Italiano Motociclisti
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