Coordinamento Italiano Motociclisti

Ma noi, cioè voi, chi siamo, chi siete?

No, non abbiamo avuto una crisi di identità, ma ci poniamo il quesito: i motociclisti italiani, chi sono? Uno degli slogan che ci ha martellato negli ultimi anni è stato "i motociclisti sono cambiati": verissimo, ma chi sono OGGI i motociclisti italiani?

Un sondaggio di Direct Line ci fotografa come soggetti rissosi sulla strada, dei piantagrane che non tacciono ogniqualvolta subiscono dei torti, ma è veramente così?

Una indagine di mercato spagnola del 2013 indica come l'utenza che usa le due ruote ed un motore sia cambiata anche sotto il profilo dell'età (aumento di persone dai 40 ai 50 anni) e che la scelta ricada su scooter da usarsi per lavoro in primis.

E' un dato legato alla crisi che ha convinto molti automobilisti a non usare più le quattro ruote in favore delle due per motivi di gestione dei costi.

Negli ultimi dati di mercato (vendita) è comparso il segno più nelle statistiche italiane ed i dati allegati a queste ricerche, ovviamente si basano sui modelli di motociclo o scooter venduti, ma chi li ha acquistati o chi li usa, chi è?

Posto poi il fatto che molti sono i motociclisti affezionati al loro mezzo storico che non si affacciano dai concessionari per un nuovo mezzo, ci domandiamo, anche costoro, sono cambiati?

Ogni qual volta ci si appropinqua a fiere di settore emerge chiaramente che la platea dei motociclisti è fortemente variegata, difficile a classificarsi in fondo: chi magari è nato "biker" customista, pellato e tatuato, qualche anno dopo lo ritrovi con una teutonica bicilindrica e abbigliamento tecnico, o viceversa, niente di più facile..

Lo smanettone con moto giapponese "tuttacavalliepocasella", alla fine si convince per la turistica con bauletti e comodo sellino posteriore per una gita fuori porta in coppia, oppure succede che dopo anni di mototurismo praticato e praticante in coppia, l'abbandono della "lei" della stessa, favorisce il "lui" su una naked bella grintosa….in realtà sempre sognata!

Insomma: siamo una "popolazione" non facile da identificare e proprio le indagini di mercato lasciano il tempo che trovano anche perché sono molti gli utenti con più mezzi dove nei corrispondenti garage brillano le cromature di una custom a fianco delle "plastiche" di una moto da pista, e magari di una regina della strada per viaggi americani di tutto comodo.

Oppure c'è chi si dedica con passione alle moto "storiche" e ne sfoggia di diverse ad ogni evento a cui partecipa proprio per esporre i propri gioielli…

C'è chi poi la moto la vive sotto il profilo puramente agonistico e fuori dalla pista è un convinto automobilista, chi la usa SOLO per andare al lavoro e nei fine settimana è un sostenitore del camper….

Difficile quindi considerare "i motociclisti" come una entità: poteva valere questo in una Italia dove la "mobilità" in senso lato era la MOTOCICLETTA o lo SCOOTER e basta, e le quattro ruote erano privilegio di una vera e propria casta, ma quelli sono tempi molto passati, crisi a parte.

Questa analisi, da sola, basterebbe a spiegare la scarsa propensione a fare "sistema" della categoria, che di fatto non essendo tale non può sentirsi "unita", solidale in senso lato: anche la tanto sbandierata "solidarietà" motociclista di "storica memoria", si è in buona sostanza perduta, al punto che se sei in panne è più facile che si fermi un camperista (che va piano) a darti una mano (magari ex-motociclista..) che uno di noi….che ha sempre mete più urgenti da raggiungere-

E' proprio così, o ci stiamo sbagliando? Insomma, chi c'è sotto quella "scatola" della foto, meglio DENTRO quel casco?

Dite la vostra!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

© Riproduzione concessa citando la fonte e il link all'articolo.