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Il mare a quadretti

Abbazia Lucedio


Per chi va in moto magari partendo al mattino presto della domenica quando tutti dormono al calduccio dei propri lettini, ci sono situazioni legati a condizioni particolari che non si scordano in tutta la vita.

Può essere un tramonto in una località di mare, una cascata in posti esotici, oppure più semplicemente il sentirsi l’umidità della nebbia di autunno che ti scorre nelle ossa: ma il paesaggio del “mare a quadretti” che si manifesta due volte all’anno, è sicuramente qualcosa di magico!

Stiamo parlando delle strade che si possono percorrere tra le risaie del Vercellese o del Novarese quando le stesse vengono ad essere ricolme d’acqua: al mattino come al tramonto la luce colpisce in modo particolare questa distesa d’acqua interrotta solo da strisce di terreno che ne delimitano le tenute.

Il rombo della propria moto a volte è l’unico commento sonoro del paesaggio e fermarsi sul ciglio di una risaia magari per fotografare il volo di qualche airone che giunge dalla vicina Lignana, aggiunge ancora sapore a questa dimensione dove sembra di vivere un’avventura da fantascienza, esploratori a bordo del nostro mezzo di un nuovo pianeta ricolmo di liquido senza onde.

Se percorrerete la strada verso Trino Vercellese saranno le inquietanti torri della ex Centrale elettronucleare Enrico Fermi a rendere  ancora più fantascientifico il paesaggio, ma se vorrete fare una tappa istruttiva potrete dedicarvi alla ricerca di una delle tante “grange” il cui ricordo è reperibile in qualcuna delle “cascine” ancora oggi legate allagricoltura locale.

Ma sono tante le scoperte che potrete fare lungo questo paesaggio: fermatevi al Principato di Lucedio  possibilmente in occasione di una delle tante visite guidate: il riso è  cultura e scoprirne le ragioni legate alla sua coltivazione in questa zona è interessante.

Quando uscirete dal Principato proseguite sulla strada ma non fatene molta: se amate il mistero cercate l’Abbazia di Santa Maria di Lucedio poco distante per vedere l’inquietante "Spartito del Diavolo", anche se in direzione opposta, mura abbandonate e diroccate nascondono ulteriori misteri inquietanti quando troverete la lapide di due sorelline morte giovani: la loro storia è veramente da scoprire!

Insomma tanti i motivi per una gita domenicale in motocicletta in una zona che potrebbe sembrare poco interessante perché “priva di curve” (un poco più a sud inizia il “parco dei divertimenti”, in quel senso, del Monferrato…), non ultimo quello gastronomico: se volete conoscere come si cucina il riso dando allo stesso sapori prelibati ai vostri palati dovete cercare di risolvere uno dei tanti “misteri” della zona….

Ovvero cercare chi ha fatto del riso la sua “passione”, come dicono da queste parti il suo “pallino”….

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione & Turismo

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