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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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La moto è divertimento… fino a che…

grillosaggio

Si è appena conclusa l'ultima edizione di Motor Bike Expo a Verona e l'impegno del C.I.M. per garantire la propria presenza è stato indubbiamente pesante: essere i "grilli parlanti" in un contesto dove la moto viene (giustamente) vissuta come spazio di svago e divertimento è sempre più difficile.

Ma essere presenti a questa, come ad altre manifestazioni è importante per venire a contatto con le tante esperienze e le tante storie che si accavallano, a fine evento, nelle nostre teste.

Tra le tante ha fatto riflettere quella di un "esperto" motociclista, concessionario storico di una nota marca giapponese, che ha praticato agonismo in ogni specialità del settore (dall'enduro, alla regolarità, alla pista) per una lunga ed onorata carriera, SENZA mai avere alcun incidente rilevante.

Il caso vuole che un automobilista, distratto dall'uso del proprio cellulare, abbia cambiato negativamente questo eccellente status portando il nostro motociclista a dover ricorrere al titanio per riabilitare un ginocchio!

Questa è l'ennesima dimostrazione di come, anche se facciamo mille attenzioni possiamo essere vittime delle distrazioni altrui e questo senza difese: quando la carrozzeria è la nostra pelle….è la medicina e non la carrozzeria che deve intervenire…ma non sempre ci sono pezzi di ricambio adeguati.

Altre Nazioni più evolute ci insegnano che solo tramite un'adeguata formazione ed uno scambio costante di informazione tra i vari utenti della strada si può migliorare questo stato di cose: l'asfalto è uguale per tutti, ma è solo dal reciproco rispetto che si evitano danni per le categorie deboli!

La nostra è un'associazione di promozione sociale e proprio questa parola (sociale) è la chiave: una società organizzata ha le sue regole ed il rispetto delle stesse è garanzia di continuità della società stessa, pena il Far West dove vince solo il più forte od il più arrogante, ma in quel caso la parola "civiltà" è morta!

Insomma, è giusto vedere nella moto il divertimento, la piega, la curva, l'ebbrezza dell'effetto giroscopico e tutto quello che ci fa sbavare per questa passione, ma i tanti problemi che affliggono la nostra categoria non si risolvono da soli!

Il peso per cercare di cambiare lo stato di cose è tanto, il percorso è difficile: se ciascuno di noi, nel proprio ambito facesse la propria parte sarebbe più facile per tutti!

In molti casi la scelta della moto è un fatto giovanile legato ad una certa incoscienza, ma questa non può essere una condizione che faccia "spegnere il cervello" dentro al casco: i nostri passeggeri sulla sella si fidano di noi e tale condizione non può avallare comportamenti che mettano a rischio più del dovuto il "team".

Ringraziamo tutti quelli che ci sostengono perché hanno capito che la nostra è l'unica strada percorribile e che la nostra "missione" va oltre a localismi, protagonismi, individualismi deleteri, frammentazioni di ogni tipo che riducono la forza delle azioni della categoria: il C.I.M. è l'evoluzione del C.M. e proprio perché "evoluti" queste cose le abbiamo superate da tempo, grazie al cielo!

Ringraziamo ancora di più quelli che dedicano parte del loro tempo libero ed investono risorse proprie in questi obiettivi: sono loro che mantengono accesa questa speranza che le "cose possano cambiare".

Infine un ringraziamento alla disponibilità degli organizzatori che ci danno lo spazio necessario per una nostra visibilità: siamo certi che mai come quest'anno avranno ben compreso la nostra peculiarità!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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