Quando la moto ha un fine etico
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31 Gen 2014
Sono molti forse troppi oramai i cosiddetti "navigatori di terra", ovvero quelle persone che vedono il viaggio in moto come una sorta di esplorazione del pianeta, senza confini di Paesi, ma una visione di continenti, genti, città, deserti da affrontare con la propria caravella a due ruote, per sentire dentro di sé la forza dell'esplorazione.
In molti casi la vera esplorazione in realtà è quella interiore, la scoperta di cosa c'è nel nostro profondo e per farlo dobbiamo uscire dal nostro ambiente "protetto" ed affrontare il……….mondo che c'è lì fuori.
Tra i tanti progetti di esplorazione motociclistica segnaliamo quello di Mauro Dagna che si definisce "vagabondo per il mondo": l'impegno previsto è di circa due anni per esplorare sei continenti, settantatré nazioni, per un totale di 120.000 chilometri circa.
Ovviamente è questa la realizzazione di un sogno, ma in realtà vi è la precisa volontà di soddisfare i sogni di altri: sono i Lions Club che via via Mauro incontrerà l'anello di congiunzione di un progetto ambizioso che vede la volontà di raccogliere fondi contro malattie endemiche, nonché la costruzione di un Albergo Etico che possa dare lavoro a persone affette da sindrome di Down.
Uno dei punti fermi del Coordinamento Italiano Motociclisti è ribadire con forza quella SOLIDARIETA' che, storicamente, il mondo delle due ruote ed un motore ha sempre rappresentato: sono tante le iniziative che si susseguono in questo senso e trasmettere alle generazioni che via via si affacciano a questo questi princìpi è fondamentale!
Per maggiori informazioni potete visitare questi link:
http://www.vagabondoperilmondo.com
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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