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Valutazioni, a freddo, di EICMA 2013

EICMA 13

La vitalità del settore motociclistico e di tutto quanto ruota intorno alle due ruote ed un motore ogni anno, vede in EICMA un momento di riflessione necessaria. Che il mondo del motociclismo sia cambiato non lo attesta solo la campagna di ANCMA/EICMA del pre fiera e proprio il salone di Milano ne è testimone.

Nelle ultime edizioni EICMA è stata una manifestazione più vitale dove si è dato ampio spazio allo spettacolo, alle esibizioni, al mondo custom, etc… ovvero vedendo il settore delle due ruote ed un motore a 360°.

Questo forse ha anche interferito con altre manifestazioni come Motor Show di Bologna che non per nulla quest'anno ha dato forfait per le scelte delle case che vi partecipavano, anche se quello è un evento più sulle quattro ruote che non le due e quindi non si può accusare EICMA di aver "debordato".

Il pubblico che affronta la Fiera di Rho è differente, molto variegato al punto che è impossibile farne una classificazione e forse il bello di EICMA è tutto lì: una fiera per tutto e tutti, una sorta di "festa" del mondo della moto.

Parlare in quell'ambito di coscienza dei motociclisti, di diritti e doveri degli stessi, di guard rail assassini, di Codice della Strada o fare campagne di sensibilizzazione come la nostra in unione con la Fondazione Niccolò Galli è certamente un'atto di coraggio!

In realtà noi crediamo che una certa "crisi" del motociclismo si sia innescata proprio per la vacuità di molti utenti relativamente a quella che per noi è una passione con la "P" maiuscola e che ribadire che i tanti problemi del motociclismo vadano risolti da chi ha una coscienza, sia l'unica strada.

Come CIM abbiamo seminato bene come "comunicazione" al punto che molte riviste di settore e la stessa ANCMA ha "sposato" le nostre esternazioni su pedaggi autostradali assurdi, guard rail assassini, limiti folli, parcheggi inesistenti, etc… ma ciò che temiamo è che "passata la festa, gabbato lo santo" sarà ciò a cui, ancora una volta assisteremo, ovvero quando i numeri del mercato ridiventeranno positivi, di tutto ciò ci si sarà dimenticati.

Fare i "grilli saggi" in Italia non paga, è un Paese ricolmo di cicale, cicale che sovente incontrano o prima o dopo qualche "tragica fatalità" al che ci si strappa le "alucce" e si versano fiumi di lacrime ipocrite.

E' comunque positivo che nell'ambito di EICMA ci sia la nostra presenza, a ricordare che gli otto milioni di motociclisti italiani hanno qualcuno che li rappresenta in Europa (tramite la nostra adesione a FEMA), e che insiste nel difenderli anche qui, nonostante ostacoli di ogni genere.

Organizzare motoraduni, fare attività sportiva in pista, uscire per la scampagnata tra i colli è bello, appagante, facile, aggregante: difendere quest'attività da pedaggi sui passi alpini ingiusti, agire per far cambiare una infrastruttura farlocca, etc.. è decisamente pesante, antipatico, stressante….

Di conseguenza i numeri cambiano nel primo rispetto al secondo caso, tranne poi invertirsi quando si parla si "assicurazioni", ma non si può fare battaglie alla "bisogna" o sull'urgenza del momento, le cose vanno pianificate e sostenute nel tempo.

Come si fa per EICMA che viene "programmata" mesi e mesi prima, con l'aiuto di tutti, ovvero dove ciascuno fa la SUA PARTE!

E la noi la nostra, la facciamo.

Sempre. 

E se avete una "coscienza" motociclistica, la tessera CIM 2014 non è una scelta, ma una necessità.
I vostri diritti hanno un valore immenso, ma bastano 15,00 per fare qualcosa per difenderli.

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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