Biocarburanti: in Piemonte inizia la rivoluzione!
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02 Nov 2013
Anche nei serbatoi delle nostre nostre amate due ruote potremo, a breve, fare un pieno di "biocarburante"? A Crescentino, in provincia di Vercelli ci credono ed è stato inaugurato il 9 ottobre, il primo impianto al mondo per la produzione di biocarburanti di seconda generazione.
Durante il suo intervento all'inaugurazione, il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha allargato ulteriormente la discussione sulle bioraffinerie in Italia visto che,in serata, il Consiglio dei ministri ne firmerà la regolamentazione.
Sviluppata su 15 ettari la bioraffineria, di cui 30 mila metri quadri occupati per lo stoccaggio delle biomasse, divise tra paglia secca e cippati di legno.
Uno stabilimento totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico, con 13 MW di energia elettrica prodotta dall’utilizzo della lignina, ossia la materia prima dei biocarburanti, che, a pieno regime, e’ in grado di produrre ogni anno 75 milioni di litri di bioetanolo.
Sfruttando, grazie alla vocazione agricola del territorio circostante, un’ampia selezione di biomasse disponibili, dalla paglia di riso alla canna gentile, entro un raggio di 70 km dallo stabilimento.
Un’opportunità, quella dei nuovi biocarburanti, che il Paese non può proprio permettersi di perdere. «Potenzialmente— riflette Ghisolfi l'a.d. della società che gestisce l'impianto— stiamo parlando di un mercato infinito». Con una domanda di carburanti non fossili di 9 milioni di tonnellate, stimata a breve in tutto il mondo.
E che, visto l’offerta, risulta ancora inappagata. «In questo processo — conclude Ghisolfi — l’Italia giocherà un ruolo centrale. Rispondendo con la nuova tecnologia alle esigenze europee e accelerando lo sviluppo mondiale. Non si parla, infatti, solo di una generazione diversa di biocarburanti, ma soprattutto del punto di partenza verso un’economia del tutto nuova».
Rimangono le perplessità sui costi dell'etanolo al litro ovvero quanto sia in effetti il risparmio che potrebbe venire al consumatore rispetto al costo dei carburanti derivati dai biofossili: per la seconda generazione si parla di 0,50 euro al litro, ma se le materie prime aumenteranno via via che aumentasse la richiesta...
Quello che è certo è che una rivoluzione è in atto vuoi per il discorso elettrico, vuoi per i carburanti e vuoi per i motori endotermici che hanno raggiunto (forse) il loro limite naturale.
Come saranno le nostre moto dell'immediato futuro e con "cosa" viaggeranno non è ancora chiaro.
Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione
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