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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Ci sono motociclisti e motociclisti….

Galera

E personaggi come quello a cui si riferisce la notizia non saranno certo nella categoria di quelli che vogliamo difendere come Coordinamento Italiano Motociclisti, non per nulla è finito in "guardiola"….

L'episodio è avvenuto alla fine del mese di agosto in Sardegna e per la precisione a Porto Rotondo: erano le tre di notte di venerdì e nessuna voglia di andar a dormire per Matteo Pilotto, 42enne imprenditore originario di Padova (famiglia di commercianti di bovini), da alcuni giorni in ferie nella casa di famiglia tra spiaggia e un mare da "sogno" per citare un altro imprenditore che sull'isola ha fatto notizia.

Un saluto agli amici e poi in sella al suo scooter Aprilia si mette a “giocherellare” con una rotatoria del centro di Porto Rotondo: la imbocca contromano più e più volte, probabilmente non accorgendosi che una pattuglia di carabinieri lo sta guardando

Passi per una violazione del codice della strada, ma se la stessa avviene più e più volte, i militari debbono per forza intervenire bloccando il centauro che sta mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti: ovviamente  scatta la classica richiesta di "patente e libretto".

E' quindi scattata la contestazione della violazione del codice della strada che, in questo caso, prevede il ritiro della patente ed il sequestro del mezzo

Matteo Pilotto non ci crede, pensando che tutto sia un gioco: evidentemente avendo avuto "maestri illustri", si prodiga in un largo sorriso e, senza calcolare il guaio in cui sta per infilarsi, sussurra con discrezione che si sarebbe potuto risolvere la questione chiudendo un occhio. 

Poi con disinvoltura apre il portafoglio e mostra la banconota da 500 euro: forse non ha valutato che i carabinieri lo avrebbero a quel punto portato in caserma dove scatta l’arresto per tentata corruzione.

L’uomo si è quindi trovato rinchiuso in una camera di sicurezza della stazione dell’Arma di Olbia

L’inchiesta è quindi passata nelle mani del pubblico ministero Roberta Guido della procura di Tempio Pausania dove il giorno successivo all'episodio si è svolta l’udienza per l’eventuale convalida del provvedimento restrittivo davanti al gip.

Per poter avanzare dei diritti, lo abbiamo detto fino alla nausea, è nostro compito rispettare i nostri doveri e chi fa il proprio dovere con serietà ed abnegazione.

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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