Memorial Spadino - Le origini
- Dettagli
- Visite: 4368
La storia è ormai nota, ma merita ancora una volta di essere raccontata: Il 24 marzo 1999 un camion prese fuoco fermandosi all'interno del tunnel del Monte Bianco. L'incendio, amplificato dall'effetto forno causato dal tunnel fu presto fuori controllo.
Pierlucio Tinazzi, (detto "Spadino" per la sua esile corporatura), era un addetto alla sorveglianza per la Società Italiana del Tunnel del Monte Bianco, presente al momento dell'incidente, un semplice cittadino italiano con la passione per la motocicletta e che svolgeva il suo lavoro in moto.
Quando vide l'incendio non voltò le spalle alle persone in pericolo di vita, e si diede da fare utilizzando la motocicletta di servizio per cercare di portare aiuto a chi era in difficoltà: il suo impegno, il suo senso di responsabilità lo portarono a perdere la vita con un gesto che può sicuramente definirsi eroico.
Riuscì a portare un automobilista in un rifugio di sicurezza, ma quando ne uscì l'incendio divampava furiosamente, le fiamme e il fumo rendevano impossibile restare al di fuori della cabina, e dovette rientrare, restando in contatto radio con la centrale. Da quel rifugio non è più uscito, il fumo e la temperatura glielo impedirono, e li venne ritrovato senza vita, molte ore dopo.
Quando, dopo oltre due giorni di lavoro, i pompieri italiani e francesi domarono l'incendio, tra le carcasse dei veicoli bruciate e all'interno di alcuni rifugi posti a lato del tunnel, che non erano stati in grado di salvare chi vi aveva cercato scampo, contarono 39 vittime. Pierlucio Tinazzi, per il suo sacrificio, venne insignito della Medaglia d'Oro al Valore Civile alla memoria.
Nel 2000 il Coordinamento Motociclisti ha organizzato il primo Memorial Spadino, e da allora, l'evento viene ripetuto ogni anno, diventando nel tempo un vero e proprio "giorno della memoria". Dal 2013 la manifestazione viene organizzata dal Coordinamento Italiano Motociclisti, che rinnova l'impegno per questa manifestazione, dove i motociclisti di tutta Europa si riuniscono all'ingresso del tunnel, per ricordare uno di loro.
Al di là dell'analisi cruda dei fatti o di quanto alla volte viene a diventare mito, rimane l'aspetto fondamentale di una persona che in una società dove il menefreghismo è lo stato dell'arte, non ha avuto timore di darsi da fare per aiutare perfetti sconosciuti, e la motocicletta è stato strumento virtuoso in quest'azione di responsabilità, a riprova di quel sentimento di solidarietà caratteristico di chi vive la moto per passione !
Il Memorial Spadino, evento ideato e fortemente voluto dal Coordinamento Italiano Motociclisti, oltre che una commemorazione è anche una dimostrazione di amore per la moto e la vita, da parte dei motociclisti nei confronti delle autorità pubbliche e degli amministratori locali, ai quali si chiedono impegni ed atti concreti sui temi legati alla sicurezza stradale.
Il Coordinamento Italiano Motociclisti invita tutti gli appassionati alla massima partecipazione.
Il messaggio dovrà poi essere approvato.